dalrymple ha vissuto a lungo in india, la sua vera seconda patria, per sei anni a delhi e per quattro in giro per l`intero subcontinente: dalle fortezze dei signori della droga presso la frontiera nordoccidentale alle giungle delle tigri tamil, dai cocktail party di bombay al tempio, nel kerala, della dea parashakti, "colei che siede sul trono di cinque cadaveri". questo libro e` il ritratto di un`india sospesa tra antichissime tradizioni, il modello occidentale e la minaccia del caos: l`india dell`eta` di kali, quella che precede la distruzione del mondo per mezzo del "fuoco di mille soli".
composto tra il 1357 e il 1362 questo trattatello in laude di dante, piu` che una semplice biografia del grande poeta fiorentino, e` una vera e propria celebrazione dell`uomo e dell`artista che per il boccaccio resta per tutta la vita immagine esemplare. il testo viene presentato nell`edizione critica curata da pier giorgio ricci.
il lascito lirico di properzio, ancora oggi, stupisce per la freschezza del suo linguaggio e della sua ispirazione. dei quattro libri che compongono le sue elegie (elegiarum libri iv) il piu` celebre e` sicuramente il primo (monobiblos, "libro unico"), prima raccolta pubblicata nel 28 a.c. e dedicata alla donna amata, cinzia, secondo la tradizione dei poeti alessandrini. costituito da ventidue elegie, e` noto anche sotto il titolo di cynthia (nei manoscritti). vi si canta prevalentemente l`amore impossibile per cinzia con l`aiuto di un ricco repertorio di figure mitologiche. anche nel secondo libro, in trentaquattro componimenti, prevale di gran lunga sugli altri temi l`amore per cinzia. insomma: cinzia resto` per gran parte della vita del poeta la sua prima ispirazione, nella gioia come nel dolore, entrando di prepotenza - per non uscirne mai piu` - nel canone delle grandi muse letterarie. un modello che nei secoli e` tornato a vivere nelle opere dei tanti poeti che a properzio hanno guardato come a un modello, da ariosto a goethe, fino al novecento.
genova. una famiglia ebraica negli anni delle leggi razziali. un figlio genio mancato, una madre delusa e rancorosa, un padre saggio ma non abbastanza determinato, un nonno bizzarro, zii incombenti, cugini che scompaiono e riappaiono. quanto possono incidere i risvolti personali nel momento in cui e` la storia a sottoporti i suoi inesorabili dilemmi? e possibile desiderare di restare comunque nella terra dove ci sono le tue radici o e` urgente fuggire? se si`, dove? esistera` un paese realmente disponibile all`accoglienza? alla tragedia che muove dall`alto i fili dei diversi destini si vengono a intrecciare i dubbi, le passioni, le debolezze, gli slanci e i tradimenti dell`eterno dispiegarsi della commedia umana. una vicenda di disperazione e coraggio realmente accaduta, ma completamente reinventata, che attraverso il filtro delle misteriose pieghe dell`anima ci riporta a un tragico recente passato.