

negli ultimi anni si e` registrato un notevole ritorno di attenzione per i rapporti tra il cinema e le altre arti. si tratta di relazioni che gli studi sul cinema non hanno mai, in realta`, cessato di indagare, ma e` indubbio che alcune modalita` dell`approccio contemporaneo, e il ricorso alla stessa nozione di altre arti, sembrano rimandare a una stagione che si credeva passata, quella delle estetiche del film. in quei modelli la componente estetica si intrecciava con altre: legate al posto dello spettatore, alle modalita` di fruizione o percettive, al sistema delle relazioni sociali. e la sfera del cinema come mezzo di comunicazione e del suo rapporto con altri media (oltre che con le altre arti) che viene chiamata in causa. ed e` su questa che si concentra l`attenzione delle riletture e l`investimento attualizzante di quest`opera.

"il cane di diogene", la monumentale opera satirico-autobiografica di cui il presente volume costituisce un capitolo, e` uno dei "casi letterari" irrisolti del seicento italiano. il suo autore, il genovese frugoni, rappresenta uno dei primi sperimentatori della forma del "romanzo" in lingua italiana. le vicende, narrate in prima persona, del cane saetta scacciato dal filosofo diogene e passato a successivi padroni, descrivono un mondo caleidoscopico, una sfilata di personaggi contro cui si scaglia il moralismo anticonformista dell`autore. il cane saetta si rende conto delle miserie degli uomini e nei suoi "latrati" da` voce alla sua pena e alla sua carica polemica.

quale situazione prefigura e cosa definisce propriamente il sublime? lo si puo` ritenere una categoria puramente estetica? o esso suppone una particolare determinazione dell`uomo, la sua dignita` e destinazione? mossa da queste domande, la ricerca analizza le due versioni del sublime (matematico e dinamico), individuando in esse non solo alcuni passaggi essenziali che segnano la rapida evoluzione dal criticismo all`idealismo, ma due filoni di pensiero caratterizzati dal rilievo che assume l`infinita` del compito morale o la compassione suscitata dall`arte tragica.











mondo religioso e mondo secolare sono davvero cosi` distanti e inconciliabili? la fede deve per forza rimanere relegata in ambiti dell`esperienza preclusi ai non credenti? alain de botton e` sicuro di no. secondo l`autore, infatti, "si puo` rimanere atei convinti riuscendo, almeno sporadicamente, a trovare nella religione una qualche utilita`, un qualche motivo di interesse o fonte di conforto, e prendendo in considerazione l`ipotesi di adattare alla vita laica alcune norme e consuetudini religiose". osservando senza pregiudizi l`ascendente che le istituzioni religiose esercitano sui fedeli, de botton si interroga sull`opportunita` di sfruttare certi meccanismi - spogliati del loro lato trascendente - per contrastare la disgregazione del senso di comunita` nella societa` laica moderna, e per far fronte alle fragilita` che minano l`equilibrio di tutti gli esseri umani. la complessita` liturgica della messa, per esempio, con le sue norme ben definite a regolare le interazioni tra sconosciuti, puo` aiutare a cementare lo spirito di gruppo, mentre festivita` come lo yom kippur dimostrano che l`elaborazione istituzionalizzata di sentimenti negativi come la rabbia e` un espediente efficacissimo per la risoluzione dei conflitti sociali. e anche nel campo dell`istruzione, quale potenziale dirompente avrebbe un corso universitario che insegnasse a leggere i classici per rispondere ai bisogni dell`anima, adottando madame bovary e anna karenina come libri di testo sulle difficolta` del matrimonio?








e l`inizio del 1982 quando, nei sobborghi di manchester, un giovanissimo chitarrista si presenta alla porta di casa di un cantante semisconosciuto, di pochi anni piu` grande di lui, e gli propone di fondare una band insieme. sono johnny marr e steven morrissey, e da quell`incontro, inatteso eppure in qualche modo predestinato, nascera` il gruppo di rock alternativo piu` celebre di tutti i tempi: gli smiths. ma set the boy free non e` soltanto l`epopea di una delle band simbolo degli anni ottanta. e la storia di un ragazzino cresciuto in una famiglia irlandese, operaia e cattolica, che scopre prestissimo il potere della musica e quello dell`arte, il fascino della moda e la magia dei colori. e la storia di un adolescente che osserva con curiosita` ed entusiasmo i grandi cambiamenti sociali nell`inghilterra post-industriale, i movimenti della controcultura giovanile, i nuovi generi musicali - dal glam rock al punk alla new wave. ed e`, anche, la storia di un musicista ormai maturo, che dopo lo scioglimento degli smiths non ha paura di intraprendere nuove strade, entrando nei the the dell`amico matt johnson e fondando gli electronic con bernard sumner, lavorando come session man per i pet shop boys, bryan ferry, i talking heads, fino alle collaborazioni in anni piu` recenti con i modest mouse e i cribs. alternando ricordi privati, intuizioni musicali e riflessioni sulla societa` e sul costume, "set the boy free" e` il viaggio in una delle menti creative piu` fertili della musica pop contemporanea.
un nuovo metodo per imparare velocemente l`italiano: basta conoscere un po` l`inglese! tutte le parole e le frasi piu` usate, nelle situazioni piu` diverse. esercizi con le soluzioni. elementi grammaticali. un dizionario italiano-inglese e inglese-italiano. tracce audio per imparare piu` velocemente e con meno fatica la giusta pronuncia e intonazione.

3CD. Ristampa in edizione deluxe del disco più famoso dei Dire Straits in occasione del quarantesimo anniversario della pubblicazione con in aggiunta uno spettacolare concerto inedito registrato al Municipal Auditorium di San Antonio in Texas nel 1985 con tutti i classici Sultans of Swing compresa. Contiene un libretto con nuove note di copertina di Paul Sexton, frutto delle sue nuove interviste a Mark Knopfler, John Illsley e Guy Fletcher, oltre ad esclusive art cards.