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john nielsen e` un giornalista free-lance quarantenne dal passato turbolento che vive con il suo cane alla periferia di stoccolma. per lavoro viene incaricato di scrivere degli articoli su casi di cronaca del passato riguardanti persone scomparse in maniera piu` o meno misteriosa. l`articolo conclusivo, quello che dovrebbe rappresentare il clou della serie, ha per tema un caso risalente a trent`anni prima e mai risolto: la scomparsa di una ragazza a bracke, una tranquilla cittadina della svezia centrosettentrionale. l`articolo mette in moto una serie di eventi imprevedibili, e nielsen si trova a confrontarsi con una storia che non e` un semplice caso di sparizione.

dieci racconti che esordiscono con "la citta` degli incubi" - la storia di un uomo giunto completamente ubriaco in una piccola citta` che finisce per risolvere un intricato mistero - e proseguono fra personaggi e vicende che compongono il puzzle dell`universo dell`autore. un mondo fatto di individui impegnati in una dura lotta contro il male, che assume le forme piu` diverse e dilaga nella societa` americana degli anni venti.

ii protagonista di questo libro singolare e` una figura evanescente: un contabile-medium che ci accoglie sulla soglia dell`opera e poi scompare. e lui che ha raccolto e trascritto, con l`ausilio dello scrittore il cui nome figura in copertina, le voci di tre famosissimi personaggi. morti. che parlano, dall`aldila`, delle loro vite e della modalita`, enigmatica, della loro morte. non vengono mai nominati. due di loro sono sovente accoppiati. ma il terzo (la terza, sarebbe piu` corretto dire) mai o quasi e` stata collegata agli altri due. evidentemente l`autore s`e` accorto che, nel mazzo dei tarocchi mediatici (dove la parola tarocco va intesa anche nel suo senso gergale), i tre sono intercambiabili o equivalenti. il presidente, il poeta e la principessa rappresentano tutt`e tre, come dire?, il morto misterioso, o l`ammazzato famoso. si tratta inoltre di tre figure della solitudine paradossale: personaggi a vario titolo sotto i riflettori, eppure profondamente soli, nonostante i flash dei fotografi e le lucine delle telecamere. dalle vicende narrate emerge a tratti una visione sacrificale dell`esistenza. e, nonostante per i tre si sia piu` volte usata l`espressione tragedia, prevale l`idea che la loro sorte si avvicini piu` alla farsa, ancorche` tremendamente sanguinosa.

barnaby gaitlin e` il rampollo di una famiglia agiata di baltimora. alle spalle ha un matrimonio fallito e un`adolescenza irrequieta, dovuta piu` ad una curiosita` invadente che ad altro. ora, a trent`anni, ha messo un po` d`ordine nella sua vita, trovando in sophia una donna adatta a lui. ma quando una somma di denaro scompare dalla casa della zia di sophia, dove talvolta lavora, i sospetti cadono inevitabilmente su di lui. e` il suo destino, frutto di quel suo interessamento stravagante, un po` morboso, ma in fondo bonario, per i fatti degli altri, del suo desiderio di ricucire i brandelli sfilacciati delle vicende proprie e altrui in un mondo di relazioni umane spesso superficiali e troppo inconsistenti.

un fasullo trattato accademico; un testo che, sotto la finzione di una plumbea serieta`, trova la sua cifra stilistica nello humour grottesco e nell`ironia salace; una "storia naturale" di un mondo inesistente e mitologico che riesce a descrivere e raccontare tante, tantissime cose del nostro e realissimo mondo. si parte con i giganti, quelli dei poemi cavallereschi. se ne tenta una descrizione: usi, costumi, linguaggio, alimentazione ecc. soprattutto si prova a comprendere la loro attivita` sessuale cosi` atipica e discutibile. ma in breve e` colui che ne descrive i comportamenti a diventare protagonista della storia: e` lui infatti che ha maturato una passione per una giovanissima signorina (con fidanzato) e una gelosia congestionata per i liberi amori e amorucoli che lei gli racconta, e su cui lo studioso rimugina, dando ai rimuginamenti sempre piu` spazio. e cosi`, crescendo la smania, cresce via via nello studioso la voglia di essere un extraterrestre, fino a trovarsi coinvolto in una gran truffa che promette davvero lo sbarco degli extraterrestri come obiettivo politico, onde punire il genere umano; e in particolare punire quei soggetti del genere umano che hanno o hanno avuto commerci, contatti venerei o sguardi concupiscenti con la signorina suddetta.

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