un grande poeta e saggista contemporaneo si misura con il piu` noto e amato dei musicisti italiani di cui cade quest`anno il centenario della morte. cosa hanno significato per il nostro paese i melodrammi di verdi? edoardo sanguineti chiama in causa tanto le sofisticate opinioni di poeti e letterati, quanto l`amore viscerale dell`italia melomane contadina e operaia, per inscrivere giuseppe verdi nella grande tradizione del realismo occidentale.
la morte di un potente industriale e un colpo di pistola in bocca a un giornalista. rosario ciulla pagano` d`alcamo, questore di milano, tanto affascinante quanto pigro e gattopardesco, indaga. il caso e` infittito da altre morti cruente e misteriose ma tutte legate da un filo sottile che non sfugge alla vera protagonista dell`inchiesta: pamela, bellissima business woman internazionale con un master in criminologia. politica, massoneria e poteri forti, traffico d`armi, di eroina e di tesori d`arte. dalla turchia al venezuela, dall`europa all`iraq, dalla brianza a montecarlo. e dal passato una nuova storia d`amore. tanti i personaggi di questo plot imperniato su un mondo, quello del giornalismo, cosi` potente da condizionare l`attualita` politica ed economica italiana. situazioni inimmaginabili in ambienti dorati dove corruzione, avidita`, vendetta e torbidi retroscena sovrastano la societa` europea nel primo decennio del ventunesimo secolo.
richler nei suoi panni piu` irascibili, quelli di piazzista di se stesso; nel ricordo di suo figlio durante una visita sul set della "versione di barney"; e al centro del tornado scatenato dieci anni fa, e che a intervalli regolari si riaccende. un omaggio al ragazzo irresistibile che gli italiani continuano a considerare uno di loro.
una sentenza di hegel assegnava alla filosofia il compito di comprendere il proprio tempo con il pensiero. secondo marramao questa responsabilita`, caratteristica dell`epoca moderna, non e` demandabile oggi ad altri saperi, e tanto meno cedibile a chi si proclama depositario delle risorse di senso. ma il precetto hegeliano va rideclinato al di fuori di statuti privilegiati e logiche di supremazia: se responsabilita` significa "rispondere a" piuttosto che "rispondere di", allora lasciarsi interpellare dal presente comporta intensificare il tenore dialogico della riflessione e dislocarsi come interrogante. marramao guarda ai transiti accidentati e ai fraintendimenti della mondializzazione, alle sue rigidita` identitarie e alle sue patologie temporali, alle sue false alternative e alle sue polarita` immobili. al contempo irrinunciabili e inadeguate, le categorie universalistiche del diritto e dell`humanitas riacquistano forza solo quando sono messe in tensione con le esperienze emozionali del valore e le retoriche all`opera nel racconto di se`, cui va restituito uno statuto concettuale. dalla singolarita` con quanto ha di irriducibile, e non dall`identita` nelle sue diverse configurazioni comunitarie, statuali, etniche o linguistiche, occorre partire per delineare una sfera pubblica globale che si riconosca nell`unico universalismo non omologante, quello della differenza.
ogni giorno la scienza, nel tentivo di offrire risposte, pone nello stesso tempo alla societa` nuove domande, veri e propri dilemmi morali. quali sono le responsabilita` degli scienziati? e come puo` la ricerca scientifica mantenere la propria autonomia rispetto all`intreccio di esigenze sociali, vincoli politici e pressioni economiche? il volume guida il lettore alla comprensione dei rapporti tra ricerca scientifica e contesto sociale, politico ed economico. utilizzando numerosi esempi concreti, l`autore fa il punto su un dibattito che ha assunto recentemente una rilevanza prioritaria e toni fortemente polemici.
l`organizzazione delle nazioni unite, uno dei progetti politici piu` ambiziosi della storia, nasceva in un mondo ancora sconvolto dalla guerra. oggi, dopo la fine della guerra fredda e dopo i drammatici avvenimenti dell`11 settembre e dell`intervento in irak, come si configura il ruolo dell`onu rispetto a quel progetto originario? quali sono le potenzialita` e i limiti messi in evidenza dal nuovo scenario internazionale? questo volume traccia un profilo e un bilancio dell`organizzazione ripercorrendone la storia e il funzionamento sino alle recenti prospettive di riforma, in particolare per quel che riguarda la composizione e i meccanismi decisionali del consiglio di sicurezza e gli interessi in gioco.
non accade solo in russia: la propaganda e` sempre stata uno strumento potente e largamente utilizzato in tempi di guerra. in italia abbiamo assistito a una comunicazione sul conflitto ucraino viziata da fake news e ricca di omissioni volontarie. le voci considerate non conformi sono state inserite in liste di proscrizione e accusate di intelligenza col nemico. i nostri media hanno persino avviato una sorta di "caccia al putiniano", silenziando ogni complessita` e gettando un`ombra sulla nostra democrazia, che talvolta sembra aver scordato la propria natura dialettica e critica. secondo la narrazione dominante, saremmo davanti a uno scontro tra civilta` e barbarie: la stessa convinzione dogmatica che nei primi anni duemila ha gia` portato l`occidente in rovinose guerre in tutto il pianeta. attingendo da fonti autorevoli e indipendenti, benedetta sabene decostruisce i grandi miti occidentali sull`ucraina e sul conflitto e mette in luce i fatti che un dibattito pubblico a senso unico ha tenuto nascosti, su tutti: il condizionamento euroatlantico sulla politica di kiev, soprattutto durante e dopo la rivoluzione arancione; il preoccupante dilagare del neonazismo nella societa` e nelle istituzioni del paese; le violazioni della liberta` di informazione e dei diritti umani, che minano alle fondamenta la democrazia ucraina.
