
l`angoscia, la vulnerabile sensibilita`, il carattere sempre insoddisfatto nel valutare i raggiungimenti della propria arte espressi da boccioni nei "taccuini", con l`adesione al futurismo del 1910 si incanalano in una direzione rivoluzionaria. "ora comprendo la febbre, la passione, l`amore, la violenza delle quali si parla quando si dice creare!" scrive nel 1911. interrotti nel 1908 i "taccuini" autobiografici, non e` facile ricostruire i motivi dell`adesione al futurismo. alla scrittura autobiografica boccioni tornera` nel 1915, con il "diario di guerra", quando l`avventura del futurismo sembra non soddisfarlo piu`. tra i "taccuini" e il "diario di guerra" non c`e` collegamento, cosi` come non c`e` possibilita` di comunicazione fra arte e vita.




la famiglia naturale non esiste: e una invenzione culturale. peccato che l?aggettivo ?naturale? venga utilizzato molto spesso in italia per ostacolare tutte le forme di unione, di amore e di filiazione che vanno al di la del puro dato biologico. con buona pace delle trasformazioni radicali che hanno coinvolto i nostri modi di vivere. la famiglia e infatti il luogo di osservazione privilegiato per raccontare i cambiamenti profondi della cultura e della societa, tanto che il libro - alternando riflessioni teoriche, ricostruzione dei cambiamenti avvenuti e memoria personale di tante ?battaglie? intraprese - diventa un ritratto lucidissimo dell?italia degli ultimi cinquant?anni. intervista di maria novella de luca.