



"dopo i quarant`anni non si fa piu` carriera", "le aziende preferiscono i giovani". questi pensieri diffusi rispecchiano in parte la realta`, ma non sono certo una verita` assoluta. soprattutto se chi cerca o vuole cambiare lavoro dopo "gli anta" non si lascia scoraggiare dai luoghi comuni e si impegna a fondo per valorizzare la propria esperienza. tuttavia cambiare lavoro a quarant`anni (e oltre) e` diverso che farlo a venti, a trenta e perfino a trentacinque e richiede logiche, canali e dinamiche propri. che siate usciti dal mondo del lavoro da qualche tempo e desideriate rientrarvi, o che vogliate cambiare la vostra occupazione attuale, l`eta` non e` di per se stessa un handicap. il vero handicap e` non essere consapevoli del proprio patrimonio di esperienze e, soprattutto, non saperlo ben comunicare. questo testo, che e` quasi un manuale, si propone dunque di assistervi in tutte le fasi della ricerca, proponendovi anche semplici esercizi, schede e tabelle per permettervi di mettere a frutto, valorizzandola, la professionalita` acquisita con indicazioni operative per: capire le potenzialita` della vostra esperienza; monitorare il mercato e valutare le migliori possibilita`; definire il vostro progetto professionale; promuovere attivamente la vostra candidatura, anche con strumenti "alternativi" (blog, sito personale, forum); gestire i colloqui; condurre la trattativa economica.




"si dice spesso che la nostra societa` tende sempre piu` a secolarizzarsi, ma anche in una societa` fortemente secolarizzata il senso del sacro non e` andato perduto totalmente, e talvolta quasi per niente, anche se non tutti ci fanno caso." sembra un`ironica provocazione quella che edoardo boncinelli avanza in queste pagine, ma a pensarci bene, proprio mentre in tanti lamentano l`immancabile "crisi dei valori", ci ritroviamo in una realta` che appare come il terreno di coltura ideale per fondamentalismi di ogni genere. e questo perche` il senso del sacro e` l`ostacolo piu` grande sul cammino del pensiero razionale, poiche` ci abitua fin dalla piu` tenera eta` a non mettere in discussione pratiche e concetti che ci accompagnano dalla notte dei tempi. ma perche` il sacro e` cosi` radicato in noi? boncinelli va al cuore della questione e mette a nudo i bisogni biologici e sociali che hanno favorito la nascita e la crescita di questa idea. scavando nella regione piu` profonda della nostra irrazionalita`, boncinelli sottolinea la necessita` fisica degli esseri umani di avere a disposizione una serie di punti fermi da cui partire e sui quali fondarsi, anche a prescindere dalla religione vera e propria. forse non si puo` vivere senza qualcosa di sacro, ma sarebbe meglio ricorrerci il meno possibile per non restare ancorati a un modo di ragionare in cui tutto si da` per scontato e immutabile.

queste tre raccolte, pubblicate tra il 1922 e il 1923, comprendono novelle risalenti agli anni tra il 1899 e il 1922: vicende di solitudine spesso incentrate su personaggi beffati dalla vita in muta ribellione verso la societa` che li stritola.

un testo essenziale per aiutare i genitori ad accompagnare i propri figli in un percorso che consentira` loro di acquisire quella flessibilita` psicologica e a coltivare quella resilienza indispensabile per affrontare le numerose tempeste della vita.

in molti scritti sulla resistenza sono indicati come autori di attacchi ai tedeschi o vittime dei loro rastrellamenti `i partigiani`, senza altra specificazione. ma in gran parte dei casi si tratto` di partigiani comunisti, la cui connotazione politica in seguito e` rimasta spesso sotto traccia. nel dopoguerra fu il loro stesso partito a inglobarli nella sua visione della guerra di liberazione come `guerra di popolo` combattuta da un ampio fronte antifascista quasi indifferenziato. e questo e` accaduto ancora di piu` dopo il crollo dell`urss, quando la forte impronta comunista sulla lotta armata antitedesca apparve una macchia capace di cancellarne i meriti. questo non e` un libro di semplice rivendicazione di quei meriti. ne illustra alcuni, tra cui soprattutto la creazione dal nulla del nucleo essenziale dell`?esercito partigiano`, le brigate garibaldi, opera di pochi militanti, capaci pero` di attrarre tanti volontari disposti a battersi contro i nazifascisti. accanto alle loro imprese ne vanno pero` considerati anche i limiti, riconducibili agli obiettivi politici del loro gruppo dirigente, deciso ad attribuirgli, nonostante il loro carattere guerrigliero, compiti di un vero esercito regolare capace di presidiare vaste `zone libere`. ma dopo le dure prove dell`ultimo inverno di guerra, le formazioni comuniste diedero il principale contributo alla liberazione delle citta` del nord prima dell`arrivo degli alleati, importante obiettivo simbolico condiviso da tutte le forze della resistenza. un libro ne` encomiastico, ne` denigratorio, dove predominano i chiaroscuri, quanto mai presenti nella storia della transizione italiana verso la democrazia.
"scegliete una barca dall?andatura lenta per godevi giornate tranquille con il profumo del mare, mentre le isole greche sfilano una dopo l?altra davanti a voi." per pianificare un viaggio da ricordare: ammirate lo straordinario palazzo di cnosso; visitate i vigneti vulcanici di santorini; provate una spiaggia nuova ogni giorno a naxos; percorrete a piedi le piccole cicladi.