
Sixties bay area favorites. Famosi nei sessanta, riformati. Il suono è ancora rock e black.

Rarissimo album dal vivo, edito nel 1998, con registrazioni inedite di String Cheese Incident, Blazers, Anders Osborne, Gourds, Radiators, Loudon Wainwright III, Leftover Salmon e molti altri. Pochissime copie disponibili

A pochi mesi di distanza da 'Til Spring, Bucaro si è spostato a New Orleans dove, sotto l'egida di Anders Osborne, ha messo a punto un disco convincente. Tra musica d'autore e gli umori della Crascent City, Clarence Bucaro ha scoperto una nuova anima.

I classiici del famoso duo, fratello e sorella. Assieme ma anche da soli: 24 canzoni, tra cui Hey Baby!, Sweet and Lovely, All Strung Out, Follow Me, Whispering, Sister James, Honeysuckle Rose etc

Incredibile, ma vero. I Black Oak Arkansas, quella sporca, rozza, sudata band di southern rock e hillbilly psycho-boogie, si è riunita nel 2013, ed ha inciso cinque canzoni. Poi, per completare il disco, l'Atlantic ha trovato ben dieci canzoni inedite, registrate tra il 1972 ed il 1973, prodotte dal mitico Tom Dowd. Jim Dandy & band are back !

"Dannazione ! Nessuno scrive materiale così brillante a Nashville ! ". Cosi scrive la rivista No Depression del nuovo disco di Stevie Agnew. Lo posiziona tra Dylan e Springsteen, ma con uso più accentuato di violino e steel guitar.Un disco molto bello di pura americana, ma da parte di una band scozzese. Una anomalia. No, assolutamente no.Agnew è figlio d'arte e sa fare musica, Alla grande. Reperibilità difficoltosa.

Interessante esordio, c' è solo un EP alle spalle, per una band che mischia antico e moderno in modo originale. Pensate agli Arcade Fire, alle voci di Of Monsters and Men, al suono roots di una band della Carolina de Nord ed avrete una vaga idea di quello che propongono questi ragazzi. Tre fratelli americani ed un irlandese.

Chi avrebbe mai scommesso su Father John Misty? Batterista nei Fleet Foxes con il suo vero nome, Josh Tillman, si è poi inventato una carriera come solista, sotto lo pseudonimo di Father John Misty.E, nel giro di qualche anno ed un paio di dischi a suo nome, si è conquistato prima un solido culto, quindi un altrettanto solido mercato, diventando una figura di primo piano.Tillman / Misty è diventato un autore seguito, ma anche bravo, con quel timbro west coastiano nella sua musica, il suo amore per Harry Nilsson e la capacità non comune di scrivere vere canzoni.Pure Comedy è un meditazione, toccante e complessa, sulla follia dell'umanità attuale: una visione personale, tra l'ironico ed il tragico, del mondo che ci circonda. Il disco è prodotto dallo stesso Father John Misty con Jonathan Wilson, che si occupa anche degli arrangiamenti, assieme a Gavin Bryars, noto per avere lavorato con Brian Eno.

ll titolo arriva da una novella di Francis Scott Fitzgerald, la musica è una somma di idee, riearca, intuizione e costruzione armonica, più unica che rara. Al terzo disco, e dopo sei anni di silenzio, i Fleet Foxes costruiscono un album splendido. Indubbiamente si tratta di un disco non facile, che va ascoltato a fondo ma che poi esce allo scoperto con una manciata di canzoni affascinanti, coinvolgenti, intriganti. Musica vera, senza filtri, costruita con amore, distillata nota dopo nota. Robin Pecknold e la sua band sono un gruppo unico, non assomigliano a nessuno, anche per questo meritano, come minimo, attenzione.

Sono passati quattro anni da From Here To Now To You, ma Jack Johnson non ha cambiato di un filo la sua musica e la sua filosofia di vita. E' un surfer, oltre che un rocker, vive alle Hawaii e, come ogni musicista serio, è contro Trump e la sua sciagurata gestione politica. Diverse canzoni di questo nuovo album prendono ispirazione dalle idiozie scritte dal presidente, mentre la musica non si stacca dal cliche classico di Johnson. La produzione è dell'amico Robbie Lackritz, mentre il disco è stato registrato al Mango Tree Studio, alle Hawaii. Surfin and rockin'.

Il trio, formato da Nils Edenloff, Paul Banwatt e Robin Hatch, è passato dall'essere una band senza contratto al diventare uno dei gruppi canadesi più richiesti, sia in patria che negli Usa. Depositari di un suono rock, con venature roots, sfumature bluesy e ballate introspettive, hanno via via conquistato sempre più pubblico. The Wild media le loro varie influenze attraverso una serie di canzoni mature, molto ben costruite.

Voce potente, soul infected rock. 2017

Vengono da Nashville, ma non hanno nulla a che vedere con la capitale della musica country. I Legendary Shack Shakers sono un incrocio, nudo e crudo, di southern gothic, countrybilly, punk, rock e blues. Il tutto mischiato ad una notevole energia e ad un suono vibrante. Non assomigliano a nulla, anche se vanno da una parte all'altra, seminando canzoni veementi che hanno in nuce anche elementi folk, rock and roll e persino New Orleans.