
Dopo 11 Tracks of Whack, che risale a 14 anni fa, Walter Becker, cioè metà degli Steely Dan, torna con un nuovo lavoro a suo nome. Il disco si preannuncia molto interessante ed è stato edito dall'etichetta di Jimmy Buffett.

i tre racconti lunghi, qui presentati, sono esemplari del mondo narrativo di james e toccano temi ricorrenti della sua prosa: la differenza fra la cultura americana e quella europea, fra il candore e l`innocenza del nuovo mondo e la raffinatezza spesso decadente del vecchio mondo; l`analisi dei personaggi, intrappolati nei loro caratteri; il destino insito nelle cose e nelle situazioni. tre racconti, tre citta` (roma, firenze, venezia), tre storie d`amore, tragiche quando sono innocenti; beffarde quando sono maliziose.

cacciato e` un militare americano, un fante del quale, quando sparira`, i suoi compagni scopriranno di non sapere neanche il nome di battesimo. cacciato e` un soldato, e poiche`, come dice il poeta inglese siegfried sassoon nell`epigrafe del romanzo, "i soldati sono sognatori" - e si puo` ben immaginare che cosa sognino, specie quando sono dentro fino al collo in una guerra come quella del vietnam - anche cacciato sogna. sogna di andare a parigi. sogno peregrino per chi sta sulle rive del mekong. ma chissa`, sogno forse anche realizzabile, perche` qualcuno ha detto a cacciato che da li` a parigi ci sono ottomila miglia e rotti. e cosi`, gambe in spalla, uno ce la potrebbe anche fare. cosi` cacciato un bel giorno si stufa, saluta i compagni e se ne va. dove? ma a parigi, naturalmente. hanno gia` fatto tante di quelle scarpinate, nel vietnam, che forse la scarpinata per parigi non sara` neanche la piu` lunga. dopo tutto, basta attraversare il laos, la birmania, l`india, l`afghanistan. e poi - hanno detto a cacciato - una volta ad atene, il piu` e` fatto. e come se fossi arrivato a parigi. ma le regole sono regole, soprattutto nell`esercito. e quando cacciato diserta, ai compagni e al loro comandante, un vecchio tenente tediato che non ha piu` voglia di inseguire cacciato di quanta ne abbia di fare la guerra, non resta altro che mettersi alle sue calcagna. bisogna catturare il disertore e riportarlo alla base.


"mi pento delle diete e di tutte le occasioni di fare l`amore che ho lasciato correre..." isabel allende conosce il gusto lieve e giocoso della vita. la troviamo alle prese con il mondo della cucina, tempio del piacere dei sensi e anticamera del "piacere dei piaceri". in un invito alla gioia dietro il grembiule, un gioco per nutrirsi e inebriarsi senza prendersi troppo sul serio. dalla salsa corallina alle pere ubriache, dall`habanera di gamberi all`insalata delle odalische, dalla zuppa scacciapensieri alle ciliegie civettuole: un patrimonio di ricette piccanti e spiritose condite con le spezie dell`ironia. "dopo aver fatto un paio di giri completi nel mondo degli afrodisiaci, scopro che l`unica cosa che davvero mi eccita e` l`amore. e allora dedico queste divagazioni erotiche agli amanti che giocano e, perche` no?, anche agli uomini spaventati e alle donne malinconiche... non posso separare l`erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo; al contrario, ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e il buon umore me lo consentiranno. da qui nasce l`idea di questo libro, un viaggio senza carta geografica attraverso le regioni della memoria sensuale, la` dove i confini tra l`amore e l`appetito a volte sono talmente labili da confondersi completamente."

Tra draghi e rinoceronti,giocattoli e strumenti parlanti e un misterioso vecchietto dal cappello nero,la vera protagonista è la scoperta dell’amicizia. 7+