scritto fra il 1863 e il 1865, quasi in contemporanea con la sua pubblicazione a puntate sul romanzo parigino "la presse", "la sanfelice" segna il ritorno di dumas al successo popolare e costituisce un addio e un omaggio alla amatissima citta` di napoli dove lo scrittore era arrivato al seguito del suo amico giuseppe garibaldi e aveva vissuto per quattro anni.
dopo le storie e i personaggi legati al mondo della fabbrica antonio galdo racconta le storie di coloro che hanno rifiutato la china che conduce al consumo inconsapevole di tutto cio` che compone la nostra vita, coloro che hanno scelto di non sprecare se stessi. un agronomo ha creato una rete di "last minute market": per non sprecare cibo si raccolgono confezioni vicine alla scadenza per orfanotrofi e ospedali. due celebri cuochi predicano una cucina fatta anche di avanzi. una ragazza anoressica si fa fotografare nuda per una campagna del ministero della salute. la fondazione civicum fa le pulci a bilanci e spese delle pubbliche amministrazioni: una battaglia di civilta`. a milano una comunita` aiuta a superare la dipendenza dalla febbre degli acquisti. un monaco camaldolese misura e pesa le parole, le riduce all`essenzialita`. un esperto di clima del cnr racconta i guasti dei nostri sprechi delle risorse ambientali.
"dare la vita per l`opera di un altro" (1997-2004) e` il sesto e ultimo volume della serie bur cristianesimo alla prova, che raccoglie le lezioni e i dialoghi svolti da don luigi giussani durante gli esercizi spirituali della fraternita` di comunione e liberazione. l`autore ci mostra, con intensita` di pensiero, come nella cultura del nostro tempo si sia prodotto un distacco del senso della vita dall`esperienza. anche la` dove dio continua a comparire, non viene piu` concepito come senso della vita, ma come un "ente" che non ha rapporto con l`azione dell`uomo; allo stesso modo, la realta` e` svuotata del suo senso e dal suo ruolo di segno. connessa a questa concezione e` la riduzione del cristianesimo a etica o a mero discorso religioso: viene proposto un cristo senza chiesa, senza corpo nella storia, e cosi` "l`esperienza che l`uomo fa di cristo manca della possibilita` di verifica della sua contemporaneita`, cioe` della verita` di quanto lui ha detto di se`". da dove ripartire dunque? dallo stupore per l`avvenimento di un incontro con una presenza umana piena di attrattiva - in cui cristo si rende sperimentabile, nella vita della chiesa -, di fronte alla quale nasce la domanda: "ma come fa ad essere cosi`?".