
Rimasterizzato, edizione Eu
Performance in duo registrata a Los Angeles, con Alan Broadbent

Il meglio di Jerry Jeff nel periodo migliore della sua carriera, quello con la Decca e la MCA, cioè gli anni settanta. 20 canzoni.
questi anni saranno ricordati per l`irrompere sulla scena della protesta antiglobalizzazione. una protesta che, esplosa a seattle alla fine del 1999, si e` imposta definitivamente all`attenzione dell`opinione pubblica con i fatti di genova dell`estate 2001. il volume offre spiegazioni a interrogativi che, sollevati a piu` riprese dai mass media in italia e all`estero, trovano solitamente risposte viziate da reazioni emotive e da giudizi di parte.
turi vasile e` lo scrittore del distacco. il suo raccontare muove sempre da uno strappo avvenuto o al quale si anela. come se dietro ad ogni episodio fosse sempre a portata di mano la valigia di fibra dei siciliani inquieti che il novecento conobbe sempre pronti a partire e a separarsi da ogni presenza, tranne quella dei fantasmi benevoli di ieri. e` una scelta, con l`aggiunta di inediti, dei racconti con cui vasile ha dipanato il filo della memoria, che inizia, agli inizi del novecento, in un faro a picco sul mare.
Seven Stories Press, 2005. In questa rimarchevole riflessione sulla cultura degli anni sessanta, l'autore ricostruisce i contesti morale e politico in cui emerse Bob Dylan e indaga la storia di una delle voci più poetiche della storia Americana. Il libro è la versione rivista e espansa di Chimes Of Freedom, che include nuovi capitoli sull'autobiografia Chronicles vol. 1 e sul film Masked And Anonymous. In Inglese.
Texano, Ramirez è un cantautore vero. Ha le radici giuste e la bravura di sapere metterle in opera. Il suo nuovo album, il precedente si chiamava Fables, è un disco notevole, Amaro, molto triste, narra storie di migrazione, di gente che sogna sempre di partire, ma che non va da nessuna parte. Si rifà, dal punto di vista delle liriche, a certa letteratura attuale (come l'eccellente libro di J.D. Vance, Elegia Americana). La sua America è in bianco e nero, non ha vie d'uscita, e le sue canzoni la rendono alla perfezione.
Canadesi, gli Elliott Brood sono tra i migliori gruppi delle scena, non solo locale, in ambito roots rock. Il loro sound, fortemente legato alle radici, con elementi country e blues, è alla base di tutta la loro produzione. Hanno una manciata di dischi alle spalle e, mediamente, lavorano a lungo su ogni disco che pubblicano. Di recente Stephen Pitkin, Mark Sasso e Casey Laforet hanno scoperto dei demo che avevano registrato alcuni anni fa e, dopo averli riascoltati attentamente, hanno capito di avere il mano il nuovo album. Hanno inciso una manciata di canzoni, aggiungedone qualcuna anche più recente, ed hanno gettato le basi per un disco che unisce passato e presente e che rappresenta al meglio la loro carriera.
Era un pò di tempo che Steve Kimock, chitarrista rock psichedelico di grande spessore, legato anche al giro dei Grateful Dead, non si faceva vivo. La sua musica, tra rock e psichedelia, con accellerazioni strumentali, invenzioni e creazioni sonore diversificate, ci mancava indubbiamente. Questo nuovo disco vede in azione Kimock con la sua nuova band, un quartetto formato dalla sua chitarra e da John Morgan (figlio di Steve) alla batteria, Bobby Vega al basso e dalla cantante Leslie Mendelson. L'offerta è leggermente diversa, rispetto al passato, più ricercata e raffinata, con forti accenni melodici, sopratutto nella ballata Careless Love oppure nei brani faro Friend Of The Sun e Orson. Ma la canzone più importante è proprio quella che dà il titolo al disco dove l'improvvisazione tende la mano ad una ricerca melodica quasi spaziale. Tutto da scoprire.
Registrato nel 1982, dopo essersi spostata a Parigi, Fodder On My Wings è stato uno dei dischi meno noti, ma anche preferiti, di Nina Simone. Pubblicato da una piccola etichetta francese e quasi introvabile, sin dalla sua pubblicazione,viene finalmente reso disponibile dalla Verve, via Universal. Potenziato con tre canzoni, che non erano sulla prima versione, Fodder On My Wings è un classico album della cantante di colore un disco che ha aiutato non poco la grande musicista. Infatti è stato pubblicato proprio mentre la cantante stava vivendo una seconda giovinezza, grazie al fatto di essere riscoperta sopratutto da una serie di musicisti Africani, da quando si trovava in Francia, paese che la aveva, letteralmente, adottata.
, esordisce una lucy barton oggi sessantaquattrenne aprendo questo capitolo della sua storia, e nell`immediatezza del suo proposito s`intuisce il lavorio di riflessioni a lungo maturate. sono passati decenni da quando lucy, convalescente in un letto di ospedale, aspettava la visita delle sue bambine per mano al loro papa`; decenni da che, con pochi vestiti in un sacco dell`immondizia, lasciava quel marito tante volte infedele e si trasferiva in una nuova identita`. oggi lucy e` un`autrice di successo, benche` ancora si senta invisibile, con le figlie ormai adulte ha un rapporto vitale e premuroso, e da un anno piange la scomparsa del suo adorato secondo marito, david, un violoncellista della new york philharmonic orchestra, nato povero come lei. william di anni ne ha settantuno, e` sposato con la sua terza moglie, estelle, di ventidue anni piu` giovane, e la sua carriera di scienziato sembra agli sgoccioli. tanta vita si e` accumulata su quella che lui e lucy avevano condiviso. perche` dunque william? perche` tornare a quell`uomo alto e soffuso d`autorita`, con una faccia e un cognome tedesco ereditato dal padre prigioniero di guerra nel maine? corrente carsica che scorre silente per emergere in imprevedibili fiotti di senso e sentimento, questo matrimonio e` ricostruito per ricordi apparentemente casuali - una vacanza di imbarazzi alle cayman, una festa tra amici non riuscita, un viaggio di risate in macchina, un amaro caffe` mattutino - ma capaci di illuminare i sentieri sicuri e i passi falsi di una vita coniugale, dove le piccole miserie e gli asti biliosi convivono con i segni di un`imperitura, ineludibile intimita`. cosi` e` william il primo che lucy chiama quando viene a sapere della malattia di david; ed e` a lucy che william chiede di accompagnarlo in un viaggio nel maine alla spaventosa scoperta delle proprie origini e di verita` mai conosciute. , t
in fuga da guerre o poverta`, in cerca di una vita migliore, i migranti sono sempre stati al centro degli eventi dell`europa contemporanea. questo libro raccoglie in un`unica prospettiva le mille migrazioni che hanno caratterizzato la storia dell`europa contemporanea. le narra in modo avvincente racchiudendole tra due periodi da incubo: le grandi convulsioni seguite alla caduta del terzo reich e i recenti tentativi di massa dei migranti di attraversare il mediterraneo per giungere in europa. l`autore considera sia i movimenti di milioni di persone (come le epiche ondate della migrazione tedesca, dei turchi e degli italiani), sia quelli di gruppi molto piu` esigui, come i careliani, gli armeni, i molucchesi o gli . un saggio che fa rivivere i numerosi e incredibili viaggi intrapresi da tantissime persone alla ricerca di lavoro, sicurezza e dignita`, in ogni tempo.
"metallica: the black album in black & white", pubblicato in italia da rizzoli lizard, e` una collaborazione ufficiale con i metallica e il fotografo ross halfin. al suo interno troverete fotografie inedite, accompagnate dai testi di ross, james, lars, kirk e robert. ross era con la band durante le registrazioni dell`album ai one on one studios a north hollywood e scatto` centinaia di fotografie, cosi` come durante il tour di quasi 300 tappe, che ebbe luogo tra il 1991 e il 1993. documento` intimamente i ritmi frenetici dei membri della band durante le performance, le prove e le interviste, nel backstage e nei viaggi, immortalandoli in ritratti unici. il libro e` pubblicato insieme alla nuova edizione rimasterizzata del quinto album in studio dei metallica, che batte` ogni record, in occasione del suo 30? anniversario: "the black album and the metallica blacklist", una compilation rivoluzionaria che vede la collaborazione di oltre 50 artisti contemporanei - di diversi generi, culture e continenti -, ognuno dei quali ci regala un`interpretazione unica delle loro canzoni preferite del black album.
