"la luce migliore" e` un`antologia di testi di poeti americani contemporanei dedicati all`italia. e sorprendente quanti poeti americani delle ultime generazioni amano l`italia, sognano l`italia, viaggiano e soggiornano in italia. la letteratura italiana e quella americana sono largamente indipendenti l`una dall`altra, ma il ponte che li unisce e` costituito in gran parte dalla poesia. forse perche` l`educazione del poeta americano spesso comprende un profondo amore per il poliglottismo e per la traduzione, forse perche` l`ombra di dante si stende ancora sulla poesia americana, o forse perche` l`italia e` un viaggio, per l`americano di oggi, all`interno di un occidente che contiene ancora le sue differenze.
piccola bovary di dublino, yvonne non vuole sposare sam perche` "non e` niente di speciale". e lei, per la sua vita, vuole qualcosa di speciale. i genitori non capiscono: che cos`ha che non va? non e` speciale, dice yvonne, che la sera esce a malincuore con lui. ma sam ha una sua idea molto particolare di una cosa speciale. e trascina yvonne a vedere una cosa che per yvonne non e` niente, e odia sam per avergliela mostrata. poi pero`, tornata a casa, qualcosa di oscuro si muove in lei e la conduce piano piano a una decisione inattesa. "la vita, dopo tutto, e` comica, non tragica," scrive joyce carol oates, "nella cosmologia di murdoch. e comica perche` non e` tragica. e semplicemente terribile..."
alda merini e mimmo rotella: una poetessa, un artista, una profonda amicizia. pubblicato in occasione della mostra che milano dedica alla memoria di due artisti che a lungo l`hanno testimoniata, racchiusa, amata nelle proprie opere, il volume presenta il risultato della loro ricerca e` un messaggio di speranza, di amore per la bellezza. tutto ha origine nel 2005 da un progetto curato dai due artisti: poesia che dipinge il bello, pittura che scrive il bello, usando l`icona della bellezza per eccellenza ovvero l`immagine di marilyn monroe come terreno di confronto artistico. da questo, come soleva dire rotella, "ultimo atto d`amore" inizia un percorso della memoria. il regista dell`allestimento, a tale scopo, ha fuso filmati storici, registrazioni di voci, fotografie inedite, recite poetiche in una composizione multimediale. un percorso che conduce lo spettatore alla percezione dell`animo piu` profondo e inedito dei due artisti. un cammino catartico, un saluto rivolto al passato che entrambi e milano ci regalano. .
tra le manifestazioni celebrative del cinquantenario del museo archeologico nazionale di altino, la soprintendenza per i beni archeologici del veneto ha promosso questa pubblicazione: un viaggio attraverso i reperti archeologici lasciati dai "veneti" che vissero ad altino fino al vii sec. d.c. per trasferirsi poi a torcello, creando i presupposti per la nascita di venezia. il museo di altino, istituito nel 1960, conserva reperti archeologici provenienti dall`antica citta` di altinum e dalla sua necropoli. il materiale, di epoca romana e preromana, comprende corredi tombali paleoveneti, che documentano l`evoluzione dell`insediamento tra il vii e il i sec. a.c, monumenti funerari databili al i sec. d.c: altari cilindrici e ottagonali, stele, grandi mausolei a tempietto circolare e, due bellissime statue acefale dei cosiddetti tritoni della fine del i sec. a.c, frammenti architettonici, monete, mosaici e oggetti d`uso domestico. un patrimonio di oltre quarantamila reperti.
tre capolavori del teatro pirandelliano: il primo, un girotondo vertiginoso nel chiuso di un`asfissiante contiguita` condominiale, un balletto sincopato di entrate e uscite dalla ribalta, fra reiterati colpi di scena per venire a capo dell`enigma di un`identita`. il secondo, una "black comedy" dai toni cinici, quasi glaciali, che senza disdegnare motti di spirito e punte grottesche, dipana l`intrigo mortale che avviluppa i protagonisti inchiodandoli al "gioco" al quale si sono autocondannati. il terzo, una "dimostrazione" della impossibilita` di un`oggettiva conoscenza, una lezione sulla pluralita` degli sguardi, sulla pericolosa contiguita` tra reale e immaginario. introduzione di nino borsellino, prefazione e note di paolo puppa.
Questo volume riproduce il testo dell'edizione del giugno 1964 di "Poesia in forma di rosa", una versione aggiornata e corretta rispetto alla prima pubblicazione avvenuta poche settimane prima, nell'aprile dello stesso anno. Pasolini sceglie per questa raccolta, vero e proprio romanzo autobiografico in versi, non un'architettura che ne organizzi le esperienze ma un andamento diaristico che - osservò l'autore in un'intervista - "racconta punto per punto i progressi del mio pensiero e del mio umore" in quegli anni. Si alternano così diversi registri e forme espressive, immagini ora immobili ora febbrili, sequenze fredde e ironiche: "è la forma diaristica del libro quella che fa sì che le contraddizioni vengano rese estreme, mai conciliate, mai smussate, se non alla fine del libro". È in questo dono, o forse groviglio, che si condensano la forza e l'attrazione di Pier Paolo Pasolini. Prefazione di Edoardo Esposito.
Il celebre racconto dei fratelli Grimm, trasfigurato dalle immagini metaforiche di Benjamin Lacombe in un iconico album già pubblicato nel 2010. Questa nuova edizione si arricchisce di otto schizzi preparatori inediti, che ci introducono nell'atto creativo dell'artista e di una nuova traduzione ad opera di Silvia Bre. 5+
forse sono di la`, forse sono altrove. in genere dormono quando il resto del mondo e` sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. sono gli sdraiati. i figli adolescenti, i figli gia` ragazzi. michele serra si inoltra in quel mondo misterioso. non risparmia niente ai figli, niente ai padri. racconta l`estraneita`, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un`ostilita` che nessuna saggezza riesce a placare. quando e` successo? come e` successo? dove ci siamo persi? e bastera`, per ritrovarci, il disperato, patetico invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in montagna? fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei "dopopadri". gli sdraiati e` un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. ed e` anche il piccolo monumento a una generazione che si e` allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli "eretti" non vedono piu`, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.