nelle pagine ironiche e avventurose del diavolo al pontelungo, riccardo bacchelli rievoca volti e personaggi (il gigante baku`nin, il pallido cafiero, lo spavaldo andrea costa) e racconta sogni e utopie che guidarono il fallito tentativo di una donchisciottesca insurrezione anarchico-socialista che si sarebbe dovuta tenere a bologna l`8 agosto del 1874. restituisce cosi` ai lettori, tra la baronata di locarno e la citta` dello studio, una vicenda dimenticata e coinvolgente, una rivoluzione mancata ma feconda di frutti. questa edizione accosta al romanzo una serie di appendici storiche e documentarie, e lo inserisce nel tempo in cui fu scritto, dalla prima edizione del 1927 a quella definitiva del 1939, e nella biografia dell`autore; nell`intreccio fra queste diverse prospettive critiche, fornisce una lettura rinnovata di uno dei piu` straordinari romanzi del nostro novecento, capace ancora di interpellare, divertendoci e appassionandoci, la nostra sete di giustizia. |