per il sottotenente gadda, che l`aveva auspicata come , la grande guerra si rivela uno scontro durissimo. piu` ancora che con il nemico, con cio` che scatenava in lui un`indignazione cosi` violenta da sfiorare la : la meschinita` della di caserma, che spegne ogni aspirazione alla lotta; l`incompetenza dei grandi generali; l` che di tutto fa una questione personale; l`indegnita` morale dei vigliacchi, degli imboscati e dei profittatori, che costringevano gli alpini a marciare con scarpe rotte: confessa. ma lo scontro piu` lacerante, e fondatore, e` quello che gadda ingaggia con se` stesso: con l`orrore e la tristezza della solitudine, con un viziato da , con una insufficienza nell`agire che gli impedisce di tradurre in atto i tesori di preparazione tecnica, senso di sacrificio, spirito di disciplina che abitano in lui: . la disfatta di caporetto e la prigionia in germania peseranno come un macigno sul bilancio della partecipazione di gadda alla guerra, ma il tempo dimostrera` che l`officina del giornale - primo sofferto atto di conoscenza del mondo e della propria realta` psichica - segna la nascita del piu` grande prosatore italiano del novecento. |