isako ha un piano audace, meticoloso: sbarazzarsi nel giro di tre anni dell`anziano marito, nobuhiro, che con le sue invenzioni ha fatto la fortuna della s. optics, e impadronirsi di tutto cio` che possiede. certo, puo` contare sul fatto che nobuhiro e` fragile di cuore, ma deve prima estorcergli un testamento che escluda le due figlie che lui ha avuto da un precedente matrimonio. sesso e denaro: nient`altro conta per isako. seducente com`e`, del resto, non ha problemi a manipolare gli uomini: dal marito, che la ama con senile devozione, al giovane che si porta a letto, il fascinoso kanji, all`ex amante shiotsuki - nipote di un alto papavero del partito conservatore -, di cui sfrutta le influenti relazioni. per isako, in fondo, non sono che strumenti, sacrificabili. difatti, quando kanji viene accusato di aver picchiato a morte la donna con la quale viveva, pur di non essere coinvolta non esita a chiedere all`avvocato difensore - che lei stessa ha ingaggiato con l`aiuto di shiotsuki - di farlo condannare. anche l`avvocato, saeki, non sapra` d`altro canto resisterle a lungo. c`e` pero` un nemico invisibile che nessuno puo` sgominare, il solo in grado di sventare le piu` gelide macchinazioni: il caso, di cui il finale svelera` la sbalorditiva incarnazione. ritratto memorabile di una dark lady dalla sconfinata cupidigia, "l`attesa" e` come sempre anche il ritratto di una societa` - quella del giappone dei primi anni settanta - asservita al profitto e affetta da una temibile astenia etica. |