"questo libro racconta la storia di una famiglia e di una corte rabbinica cosi` vicine tra loro che era difficile dire dove finisse l`una e dove cominciasse l`altra" scrive singer nella nota introduttiva; e prosegue: "la corte rabbinica ... era una specie di connubio fra tribunale, sinagoga, casa di studio e, se vogliamo, lettino dello psicoanalista, dove chi aveva l`animo turbato poteva venire a sfogarsi". ne passavano a decine, nello studio del padre - il rabbino di via krochmalna -, di uomini e donne perplessi, incolleriti, disperati o rassegnati: tutti in cerca di un consiglio, di un conforto, di un verdetto. in piedi accanto alla sedia del rabbi - intermediario unico tra i fedeli e la torah - o seminascosto dietro una porta socchiusa, il piccolo isaac ascoltava avidamente ogni parola, e soprattutto si imbeveva di storie: quelle che avrebbe raccontato, molti anni dopo, nella lingua dei suoi avi. mentre affronta l`arduo passaggio dall`infanzia all`adolescenza, prendendo parte attiva alle vicende della famiglia e insieme scoprendo con stupore il mondo esterno (in primo luogo quello dei libri "profani"), il ragazzino dai capelli rossi e gli occhi azzurri fa scorta di immagini e personaggi formidabili, e impara a conoscere cio` che agita l`animo umano: il desiderio, la paura, la cupidigia, la scaltrezza, la meschinita`, la generosita`, ma anche la nostalgia di dio e il risentimento nei suoi confronti. |