"e` faticoso provare a cambiare la traiettoria di un destino, e` da perderci il sonno." proprio quel tentativo e` al centro di questo libro: un diario pubblico, nel quale l`apprendistato alla vita e` sempre incespicante, come per chiunque. l`inizio e` l`infanzia, il tempo che fonda l`esperienza di ognuno di noi e in cui, come scriveva cesare pavese, "nulla era avvenuto o dormiva solamente nei nervi e nel cuore". l`infanzia di rosella postorino e` stata segnata da uno sradicamento, e il suo sentirsi estranea, diversa, ansiosa di riscatto ha generato lo sguardo che ha sul mondo. cosi`, in queste pagine, e` continuo lo scambio tra narrazione personale e collettiva, perche` in fondo le nostre esistenze, le nostre scelte, si somigliano: andarsene, restare, aver paura di fallire, di perdere qualcuno, o se` stessi. siamo tutti mossi dal desiderio, dubbiosi sulla felicita` possibile, tentati da un impossibile ritorno a casa, gettati nostro malgrado nella storia. con l`impeto dell`analisi e il rigore dell`empatia, rosella postorino racconta quel luogo edenico e scosceso che e` la famiglia, le aspirazioni e le difficolta` delle donne, la vulnerabilita` dei corpi, le ingiustizie che abitano la terra, i dilemmi etici della contemporaneita`, e la fede assoluta nella letteratura. racconta lo sconcerto, l`abisso, la tenerezza di essere umani. |