dalla "simmetria dei desideri" fino a "tre piani", eshkol nevo ha narrato delle infinite forme del desiderio. forme che, di volta in volta gioiose o perturbanti, torbide o pure, alimentano o infrangono le magnifiche storie d`amore, familiari e d`amicizia da lui raccontate. il desiderio, nella sua inaccessibile oscurita`, e` insomma cio` che fa si` che la narrativa di nevo assolva il compito proprio della scrittura capace di avvincere il lettore: "parlare", come indica sebald, "in maniera chiara di cose oscure". le storie contenute in "legami" non soltanto non fanno eccezione a questo compito, ma costituiscono una delle sue piu` riuscite conferme. si tratti delle vicende narrate in "ogni cosa e` fragile", in cui l`amicizia e` chiamata a lenire la malattia, e la passione a rivendicare i suoi diritti; del legame tra un padre e un figlio capace, in "hungry heart", di allontanare il primo dalla sua patologica volubilita`; di un`occasione d`amore perduta che, in "forty-love", il destino appronta di nuovo; di una proposta di matrimonio che, in "non ti piacera`", appare indecente per le convenzioni e i costumi stabiliti, il desiderio, ospite ingrato o, al contrario, atteso, travolge certezze, confini, irrompe nella commedia degli equivoci in cui si svolge la vita, richiede decisioni che chiamano alla sfida. se all`esistenza umana e` data sempre la facolta` di un nuovo inizio, nulla piu` della forza liberatoria del desiderio - sembra dire nevo nelle storie narrate in questo libro - rappresenta la possibilita` di ricominciare daccapo, e di abbattere cosi` i muri del pregiudizio e dell`esclusione. |