da salman rushdie ci arriva un resoconto personale e potente su com`e` riuscito a resistere - e a sopravvivere"-"a un attentato alla sua vita trent`anni dopo la fatwa che era stata scagliata contro di lui. nell`ormai lontanissimo febbraio del 1989 l`ayatollah khomeini emise una fatwa, una sentenza di morte, contro rushdie per aver scritto i versi satanici, romanzo nel quale, a detta del leader iraniano, venivano offesi la religione islamica e il suo profeta. a quasi trent`anni da quell`evento, la mattina del 12 agosto 2022, mentre si trovava sul palco del chautauqua institution - nello stato di new york - per tenere una conferenza, un uomo in abiti e maschera neri si precipito` lungo il corridoio verso di lui brandendo un coltello. il primo pensiero di rushdie fu: "sei tu, dunque. eccoti qui". quello che segui` fu un atto di violenza che scosse il mondo letterario e non solo. in queste pagine potentissime, rushdie ci fa rivivere per la prima volta, e con dettagli indimenticabili, gli eventi traumatici di quel giorno, nonche` quello che venne dopo: il suo complicato percorso verso il recupero fisico e la guarigione resi possibili dall`amore e dal sostegno di sua moglie, eliza, della sua famiglia, del suo esercito di medici e fisioterapisti e della sua comunita` di lettori in tutto il mondo. coltello e` l`opera di un maestro delle lettere all`apice delle sue capacita`, che scrive con passione, con dignita`, con onesta` incondizionata. e` anche un ricordo profondamente commovente del potere della letteratura di dare un senso all`impensabile, una meditazione intima e rassicurante sulla vita, sulla perdita, sull`amore, sull`arte e sul trovare la forza di rialzarsi. |