immaginate due citta`, separate e unite allo stesso tempo, in un punto indefinito dell`europa. figlie della catastrofe post-sovietica. due citta` sovrapposte, che condividono lo stesso spazio, ognuna con le proprie strade, i propri palazzi, i propri cittadini, la propria storia, la propria identita`. un`anomalia spazio-temporale, un capriccio tecnologico, un errore nella creazione, una scissione a un certo punto della storia? tutto questo, o forse no. per un abitante di una citta`, il piu` grave reato e` quello di vedere un abitante dell`altra: sono due mondi vicinissimi, eppure incomunicabili, e la punizione per chi trasgredisce e` certa e impietosa. cosi` tutti sono abituati fin dalla nascita a non-vedere, a sfuggire ogni forma di contatto con gli altri che pure sono li`, sotto i loro occhi e a portata di mano. una mattina come un`altra viene scoperto un delitto, in una delle due citta`, e le indagini portano fino all`altra e poi oltre, in una realta` che nessuna delle due sembra conoscere, e che probabilmente trascende entrambe. |