c`e` un libro, anzi un manoscritto, misterioso. luigi bassetti, antifascista e direttore editoriale di una grande casa editrice, non se ne stacca mai, se lo porta sempre appresso in una borsa a tracolla, non lo fa vedere a nessuno, non ne parla con nessuno. tranne, ma solo per vaghi cenni, con donatella modiano, suo braccio destro e sua amante, a capo della segreteria editoriale. non sa, bassetti, che donatella e` stata ricattata e arruolata come informatrice da un alto funzionario della polizia politica segreta, il commissario. il quale vuole anche lui sapere, a tutti i costi, che cosa c`e` scritto in quel famoso libro. teme infatti che vi sia nascosto qualcosa di esplosivo, persino letale, per il regime fascista. al momento, dopo la conquista dell`impero, trionfante. e forse anche per la stessa figura di mussolini, l`onnipotente duce. nella milano del 1936, citta` di intrighi e di sospetti, dove molti hanno una doppia faccia e tutti sono avvolti da una ragnatela di silenzi, si dipana una doppia indagine. quella del commissario, che non si ferma di fronte a nulla, e quella di donatella, che dopo la morte in un incidente all`apparenza casuale di bassetti, di luigi, del suo amore, sente crescere dentro di se` una rabbia feroce, una volonta` sempre piu` determinata di andare fino al fondo, di sapere la verita` e di chiudere i conti. gian arturo ferrari, che ha fatto l`editore per tutta la vita e che sull`editoria riflette e dell`editoria racconta - ricordiamo il successo della sua storia confidenziale dell`editoria italiana -, esordisce nel giallo con una storia che ricostruisce uno degli ambiti meno esplorati del fascismo italiano: l`editoria. un`indagine appassionante sugli ambigui rapporti tra chi i libri li pubblica e chi vorrebbe, piu` o meno metaforicamente, bruciarli. |