per tradizione sono pericolose. le relazioni, policentrica opera terza di sara ventroni, segue a due concept-album, di contro, ossessivamente centripeti: nel gasometro e la sommersione. s`interseca a questi libri nonche` a uno, narrativo, che non ha mai visto la luce; ed e` frutto di un`esistenza che, negli interstizi fra un libro e l`altro ( come quello dell`amazzone che vola piu` in alto, reculer pour mieux sauter), e` stata tanto altro dalla poesia. "altro", sempre, e` il soggetto poetico: insonne della , nell`episodio piu` traumatico. ma soprattutto ci sono gli altri: e` la regola delle che - mi scrive sara - non sono i . se questi tengono , le relazioni sono invece , . sta di fatto che . le tracce degli altri materiavano la lezione del maestro che piu` manca, la pieta` oggettiva del pagliarani cui sono dedicati non solo le ottave e gli epigrammi della prima parte. ce l`ha insegnato lui, che la forma della vita e` consustanziale alla forma dell`opera: e infatti , prosegue sara, . sino all`estremo di inventarsi in un`altra lingua la sinopia della propria, quest`altro puo` venire dalla letteratura (come nelle calligrafiche , che mettono in scena un io mai cosi` "altro" o nella riscrittura dalla gertrude stein che cogli occhi di quell`altro, di quell`altra, "cubisticamente" volle vedersi) oppure, per esempio, dalla militanza delle donne. ma le relazioni non sono solo fra le persone. come sempre, nella poesia di ventroni, la sua e` prima di tutto un`intuizione "fisica" della forma della realta` (se e` vero che ): sicche` l`energia che indomabile la anima non e` altro che |