alcuni erano venuti a conoscenza dei limerick leggendo linus. alcuni avevano visto gigi proietti recitare con frenetiche rotazioni di pupille la fa`nfola del "lonfo", di fosco maraini. altri avevano incontrato componimenti di toti scialoja sia in libri illustrati per bambini sia su riviste d`avanguardia, con tanti topini, folaghe e paronomasie. qualcuno risolveva rebus e cruciverba; altri erano stati a parigi e spargevano leggende fumistiche su una certa setta di scrittori e matematici. qualcuno ha osato per primo usare la parola proibita: "gioco". parola da perdigiorno, parola non seria, parola puerile. tra autrici e autori, le sette firme che si sono date appuntamento per esercitarsi nelle discipline dell`amletica leggera sono note a chi frequenta luoghi e siti dediti alla fantasia verbale e alla sua estrosa grammatica. le loro poesie stupiscono per la virtuosa giocoleria delle soluzioni ma anche per quel che riescono a dire, sotto "il legame de li versi strani" (semicit.). si gioca, ma non si scherza. si ride, ma non si smette di pensare. con i testi di: marco ardemagni, duccio battistrada, alessandra celano, gianni cossu, matteo pelliti, luciana preden, giuseppe varaldo. a cura di stefano bartezzaghi. |