di una cosa la parola e il pensiero hanno bisogno: che lo spazio per riceverli sia sgombro, che non vi siano muri e ostacoli che impediscano l`accesso. ma questa e` appunto la cosa piu` difficile e rara, perche` la mente degli uomini e` sempre ingombra e come murata. i testi qui raccolti, che erano stati pubblicati separatamente in tre libri, sono altrettanti esercizi di sgombero, di far posto. e possibile, infatti, che la vera tradizione non consista nel conservare le cose intangibili e mute, ma nello sgombrare lo spazio in cui esse possano finalmente aprirsi e parlarci. in ogni caso, il punto di fuga verso cui convergono questi esercizi e` una nuova idea della politica e dell`agire umano, inteso come una soglia in cui teoria e prassi, arcaico e contemporaneo coincidono senza residui e in cui soltanto puo` situarsi una scrittura che ha bruciato tutte le sue carte di identita` ed e`, insieme, filosofia e letteratura, divagazione e scheda filologica, trattato di metafisica e nota di costume. . |