"sotto il segno di saturno" raccoglie alcuni tra i piu` brillanti saggi pubblicati da susan sontag negli anni settanta. in quest`affascinante galleria critica di grandi melanconici della letteratura e dell`arte, sontag delinea con acutezza i tratti febbrili e le apatie, le provocazioni e le risacche, le tenaci ossessioni e i piaceri stravaganti che innervano le opere di alcuni autori chiave della modernita`, maestri di sensibilita` estetica talmente singolari da non avere allievi: antonin artaud, walter benjamin, elias canetti, roland barthes, paul goodman, hans-jurgen syberberg. ognuno di loro e` a suo modo sovversivo e inquieto, pungolato dal tempo in dissoluzione e da un appetito insaziabile per le parole, le immagini, le passioni della mente, le trasgressioni del senso comune, le classificazioni eccentriche, le collezioni e i repertori - con un gusto ansioso e liberatorio per l`accumulazione e la decifrazione di libri, figure, memorabilia privati, pensieri e metapensieri. in controluce, questi ritratti di minuziosi, caparbi esploratori della conoscenza e della coscienza appaiono come autoritratti mascherati della stessa sontag - che, da un punto di vista in questo caso oppositivo, non teme di ritornare sui propri passi come ha fatto spesso nella sua vita, per smontare il fascino camp di leni riefenstahl definendolo fascista. |