come tutti i clown, hans schnier si serve di una maschera per svelare la verita`, e cosi` facendo le sue pantomime diventano una critica, sarcastica e feroce, al miracolo economico della germania, che con il nuovo benessere liquida troppo sbrigativamente, insieme al passato, le proprie responsabilita` storiche. anche nell`ipotesi di dover rinunciare a tutto, persino alla professione, hans conserva il gusto della denuncia, dello smascheramento e le sue "opinioni" saranno accuse sempre piu` pungenti rivolte alla societa` opulenta e ipocrita in cui vive, un mondo che ha smarrito ogni autentico valore. incapace di accettare avvilenti compromessi, finira` a mendicare sui gradini della stazione di bonn; pur segnato dalla disperazione, il suo rimarra` l`unico vero volto fra le tante maschere. capolavoro della narrativa tedesca del secondo novecento, "opinioni di un clown" desto` vivaci reazioni, divenendo un caso politico oltre che letterario: , dira` boll vent`anni dopo la pubblicazione, che . |