. andare a funghi e` camminare con uno scopo. e anche questo libro e` una camminata, che comincia quand`e` ancora buio e finisce quando il buio sta tornando. e la storia di due fratelli che seguono le orme del padre nel bosco, esplorandolo in tutte le stagioni, tra le querce o nelle faggete. e la condivisione di un alfabeto naturale. e insegnare ai cani il segreto del tartufo, e allenarli ad arrivarci senza lasciare traccia. ecco, i posti esatti non li saprete mai: e` l`unica condizione di questo racconto. ci sono valli da tanto e valli da poco. quella di sandro e suo fratello e` una valle da poco, almeno secondo loro. non ha montagne famose ne` attrazioni turistiche, ma boschi, ombre, angoli umidi e segreti. e poi, sottoterra, tesori preziosissimi. mentre pietro esplora quella valle tutti i giorni, passo passo, insieme ai cani (perche` lui di tartufi ci vive), sandro ha deciso di tornarci per un po`, per provare a ritrovarsi cercando. perche` ad andar per funghi qualcosa succede sempre: una pesca miracolosa che entrera` nell`epica familiare, la sorpresa di una fungaia nuova proprio quando ci si era persi d`animo, i silenziosi e lancinanti duelli tra cercatori... storie strambe, misteriose, intime, nascoste fra le foglie e dietro i massi proprio come i porcini. nel bosco i due fratelli riscoprono l`intimita` dei gesti e dei corpi: ridono, corrono, ritrovano parole dell`infanzia che possono essere dette solo in quell`intrico di sentieri, tronchi e muschi. parlano di soldi, di lavoro, dei problemi di tutti i giorni come di quelli del mondo. aspettano il temporale, maledicono la siccita` che li spinge a faticare il doppio, si preoccupano di nascondere la jeep per evitare che qualcuno la veda lungo la strada, fanno la guerra ai cinghiali e alla loro astuzia nel |