l`ambasciata di cambogia e` circondata da un alto muro di mattoni rossi e in alto, sopra le tegole del tetto, si vede sfrecciare costantemente un volano. giocano a badminton la` dentro, nota fatou, che proprio di fronte al cancello dell`ambasciata prende l`autobus ogni lunedi` mattina per andare in piscina. i suoi datori di lavoro possiedono un sacco di ingressi omaggio al centro benessere, ma sembrano essersene scordati e certo non immaginano che sia lei a usarli. da quando e` arrivata dalla costa d`avorio, fatou vive con la sua nuova famiglia, si occupa delle spese e delle pulizie, sta dietro ai tre figli scontrosi e spesso maleducati. non da` troppo peso al passaporto che le e` stato requisito o allo stipendio mai versato. in fondo, ha una certa liberta`: puo` andare al bar con andrew la domenica, ha le sue sedute di nuoto, e le partite a badminton dell`ambasciata di cambogia. chissa` cosa succede la` dentro? si chiede ogni lunedi` mattina. e intanto pensa ai genocidi, alle fughe clandestine come la sua, alle disuguaglianze e alla solitudine degli immigrati, all`arco dolce del volano, pallonetto e schiacciata... |