non e` un consiglio, ma una suggestione. non vale solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende piu` alla rassegnazione che all`esaltazione. la luna e` li` apposta, scompare e ricompare proprio perche` se ci fosse sempre sarebbe banale. funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell`universo. oggi piu` che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per cio` che potrebbe essere alle porte o per sazieta` di quanto possediamo. la famiglia fatica nella propria funzione autorevole, la scuola e` inzuppata di burocrazia e impermeabile al cambiamento, l`attenzione per l`ambiente, tentando di garantire un futuro benefico, rischia di colpire la bellezza, mentre le tecnologie disegnano un mondo di relazioni mute e asservite a nuovi ordini categorici. e come se il futuro proponesse messaggi controversi invece che rassicuranti. eppure, non sono gli eventi che ci stanno cambiando, ma noi che cambiamo gli eventi. inseguire un orizzonte, non conquistarlo, questo e` il senso di pensare e di scrivere. e oggi c`e` proprio bisogno di cercare qualcosa di nuovo. non tutti ci provano, ne` sentono quest`obbligo. si combattono guerre terribili, eppure e` piu` preoccupante cio` che non fa rumore e che si annida in tante anime persuadendole ad arroccarsi, a difendersi chiudendo l`uscio di casa. girano spacciatori di comodita`, allettano i pensieri di molta gente. in questo libro, paolo crepet torna sui temi a lui piu` cari, l`educazione, la scuola, la famiglia, con un intento chiaro: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscurano la luna, ovvero la speranza. per questo dice ai giovani e anche a chi non lo e` piu`: prendetevi la luna. ognuno la sua, ovviamente. |