nell`incantata, effervescente parigi degli anni trenta, precisamente nel 1934, viene pubblicato da un piccolo editore un libro intitolato "tropico del cancro": sara` la miccia di uno scandalo morale e di un`insurrezione letteraria che attraversera` tutto il secolo. negli ambienti piu` conservatori si parla di pornografia, nei caffe` avanguardisti si inneggia alla rivoluzione: la verita` e` che "tropico del cancro" e` uno dei grandi capolavori della letteratura novecentesca, un romanzo autobiografico insostituibile per la forza e la fluidita` del suo linguaggio, la potenza del suo immaginario, la vivida resa degli ambienti e dei caratteri. e lo stesso miller a parlarci di se` in prima persona, a raccontarci dei suoi amici, dei miseri eppure vibranti quartieri che attraversano e vivono. di ubriachezza in ubriachezza, di donna in donna, di rissa in rissa, di illuminazione in illuminazione. con una scrittura travolgente e fluviale, che trasfigura ogni evento delle piccole, eccezionali vite che sono le vite di tutti noi, facendole diventare un`epica nuova, l`epica dell`essere umani, un`epica che cantiamo tutti ritrovando in noi la sete di liberta` di questo scrittore. con contributi di mario praz. |