nel maggio del 1940, anna maria ortese incontra a bologna marta maria pezzoli, giovane studentessa universitaria che gli amici chiamano mattia. nasce fra loro un`intesa, un`intimita` che, come precisa la ortese, e` tenerezza di sorelle: . una tenerezza tanto piu` intensa in quanto fondata sulla dissimmetria: mattia e` malinconica, sollecita, assidua, percettiva, anna maria mutevole, tempestosa, non di rado silente, caparbiamente intenta a coltivare la sofferenza, sua , a trasformarla in conoscenza, a trasfonderla in un lavoro che pure reca con se` dubbio e tormento: - ma capace anche di trasmettere all`amica la sua irrequietezza visionaria, in lettere di fiammeggiante bellezza. a cura di monica farnetti. con una nota di stefano pezzoli. |