. non pensa ad altro elie, da quando, nella pensione della signora lange che e` ormai diventata il suo rifugio e la sua tana, e` arrivato michel. ventidue anni, capelli scuri e lisci, gli occhi di un nero profondo, la carnagione olivastra, michel e` il rampollo di un`agiata famiglia romena, ha la stanza migliore, viene nutrito e coccolato, e tutte le sere raggiunge nei bar di liegi un gruppo di connazionali. elie invece ha una zazzera rossiccia e crespa, labbra carnose e occhi sporgenti che lo fanno assomigliare a un rospo; sbarcato tre anni prima dalla nati`a vilnius per preparare un dottorato in matematica, occupa una stanza che non puo` permettersi di riscaldare, mangia pochissimo, esce di rado, non ha amici. per michel, convinto com`e` che tutti debbano amarlo, non e` stato difficile sedurre la figlia della signora lange, quella louise nella cui schiva presenza elie ha sempre trovato . e lui, elie, se n`e` accorto, perche` una sera li ha visti baciarsi - e perche` li guarda, ogni pomeriggio, dal buco della serratura, inorridito e affascinato al tempo stesso. si`, deve fare giustizia elie, deve eliminare quell`intruso che e` venuto a sconvolgere il suo quieto universo. quell`uomo . e lo fara` - o almeno credera` di averlo fatto. ma, ventisei anni dopo, in un paesino minerario dell`arizona, se lo ritrovera` davanti... |