chi e` stato il piu` grande e influente chitarrista acustico americano? probabilmente gary davis, che molti suoi contemporanei consideravano senza pari. lo stesso bob dylan lo ha definito "uno dei maghi della musica moderna". keith richards degli stones lo ha considerato colui che gli aveva fatto scattare la molla di tutto. bob weir dei grateful dead ha affermato che la sua abilita` musicale "trascendeva qualsiasi comune nozione di bluesman". e lo studioso di folk alan lomax ne ha scritto come "uno dei grandi geni della musica strumentale americana". ma nella rock and roll hall of fame non si trova il nome di davis accanto a leggende del blues come robert johnson e muddy waters. perche`? questo libro ne da` la risposta. nonostante la fama quasi universale, davis infatti vive soprattutto nelle cover delle sue canzoni realizzate da dylan, jorma kaukonen, jackson browne, janis joplin, nick drake, peter, paul and mary, donovan e molti altri, oltre che nel numero incalcolabile di studenti di cui ha influenzato la vita, tra questi ry cooder, david bromberg, rory block, ernie hawkins e bert jansch. la prima biografia di gary davis che restituisce la straordinaria storia del "reverendo". basata su ricerche rigorose e interviste con molti dei suoi ex studenti, ian zack conduce i lettori attraverso la difficile infanzia di davis, figlio cieco di mezzadri nel sud delle famigerate "leggi jim crow", fino alla sua decisione di diventare un ministro battista e al suo trasferimento a new york nei primi anni quaranta, dove si guadagno` da vivere cantando e predicando agli angoli delle strade e nelle chiese di harlem. qui entro` a far parte di una cerchia di musicisti che comprendeva, tra gli altri, leadbelly e woody guthrie. ma nonostante i suoi straordinari successi musicali, davis non ottenne mai un ampio riconoscimento da parte del pubblico americano che era confuso dal suo mix di gospel, ragtime, prediche di strada e blues. e dal mix della sua vita travagliata, fatta di preghier |