che cosa significa ? come ci rapportiamo al mondo attraverso il nostro corpo? perche` non ci accontentiamo delle misurazioni quantitative, ma siamo spinti a valutare le nostre relazioni alle cose nelle loro qualita`, chiamandole belle, brutte, sublimi, kitsch? che cosa facciamo quando immaginiamo, giochiamo, fingiamo? quando estendiamo il nostro fare e trasformiamo il nostro sentire grazie alle protesi tecniche e ai media, o quando ci esprimiamo artisticamente? che cosa hanno di speciale quelle cose che definiamo opere d`arte? davvero si possono distinguere dai fenomeni naturali, dagli oggetti ordinari, dagli strumenti? sono solo alcune delle domande caratteristiche di quel campo della nostra esperienza, specifico e insieme diffuso, che chiamiamo . questo volume offre una prima introduzione all`estetica, nella sua duplice natura di riflessione intorno alla dimensione della sensibilita` e di teoria filosofica delle arti. rivolte a un pubblico di lettori non specialisti, le venti parole-chiave che lo strutturano prendono le mosse da una situazione particolare, per poi aprirsi in direzione di problemi piu` universali. una volta messa in moto la catena delle domande, ogni voce guarda ai principali modelli teorici che sono stati elaborati per rispondervi e al loro sviluppo storico-concettuale. senza dimenticare che questa disciplina e`, fin dal suo battesimo settecentesco, un territorio di confine, che ha sempre cercato di dialogare con i suoi vicini di casa: la storia delle arti e delle tecniche, la psicologia, l`antropologia, la sociologia, la semiotica, la teoria dei media, le scienze cognitive, le neuroscienze. |