e il 1943, dacia maraini ha sette anni e vive in giappone con i genitori e le sorelline toni e yuki. suo padre, fosco, insegna all`universita` di kyoto, sua madre, topazia alliata, e` felicemente integrata nel tessuto della citta`. il sogno e` la pace, si pensa che la guerra finira` presto. tutto precipita, invece, quando fosco e topazia decidono di non giurare fedelta` al governo nazifascista della repubblica di salo`. la coppia e le figlie vengono portate in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria. per la famiglia maraini iniziano gli anni piu` difficili della loro esistenza: con pochi grammi di riso al giorno, tra fame, malattie, attesa, gelo e vessazioni, dovranno imparare a sopravvivere rinchiusi in un luogo ostile insieme ad altri prigionieri. una delle voci piu` importanti della nostra narrativa torna in libreria con il suo libro piu` intimo, il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria. in una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di dacia e dei maraini nel campo giapponese. per non dimenticare gli orrori del novecento, e per celebrare il coraggio, la fedelta` alle idee, il rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato il segno nella storia, e di chi come loro ha lottato per la liberta` di tutti. |