un uomo di mezza eta` compare in forme non chiare, forse allucinatorie, forse reali, in alcuni episodi cruciali della vita di un ragazzo. sicche` il ragazzo comincia a inseguirlo per capire chi e` quest`uomo. via via che gli si avvicina, crescendo, traslocando, cambiando piu` volte citta`, il ragazzo puo` osservarlo meglio e cosi`, sempre piu` interessato alla vita privata di questo sconosciuto, finisce per pedinarlo. l`azione si svolge in una manciata di giorni, un lungo interminabile weekend nel quale l`uomo sta aspettando di sottoporsi a una risonanza magnetica per un calo dell`udito molto sospetto e consuma con la sua compagna la difficile attesa in una quotidianita` fatta di piccoli gesti, tutti mirati a nascondere la paura. lo spettro di una fine potenzialmente vicina lo costringe a fare i conti, controvoglia, con tutti i fili sospesi della sua esistenza, rancori, desideri, bugie. a complicare le cose, ci sono le mail di una giovane madre alla quale lui a un certo punto ha commesso l`errore di rispondere. le brevi epifanie dell`uomo nella vita del ragazzo sembrerebbero collocate nel passato, mentre il pedinamento del ragazzo ai danni dell`uomo - ma chissa` che invece non lo voglia salvare - e` collocato nel presente, in una roma gloriosamente indifferente ai destini umani, dove all`uomo succede di tutto, di finire in una rissa, di fare una lezione in uno scantinato, di cadere dalla bicicletta, di svenire nei bagni di un museo e anche, si`, di pensare di suicidarsi. attraverso le peripezie di due vite destinate a incontrarsi, mauro covacich costruisce un eroe che affronta a viso aperto le sconfitte e le vittorie, scoprendo le une dentro le altre. in un romanzo che si legge come un`imprevedibile avventura tragicomica, finisce forse per svelare qualcosa di se`, rivelando sicuramente moltissimo di noi, grazie a una scrittura dotata di una nuova, sorprendente liberta`. |