mi chiamo grace bernard e, con ogni probabilita`, il mio nome non vi dice proprio niente. nessuno mi conosce perche` languisco dietro le sbarre per l`unico crimine che non ho commesso. eppure, se devo dire la verita` nient`altro che la verita`, ho ucciso diverse persone, alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza - vale la pena specificarlo, perche` fa un`enorme differenza agli occhi giudicanti della gente. quando ripenso a cio` che ho fatto, avverto persino una punta di tristezza, giusto una fitta trascurabile, al pensiero che nessuno verra` mai a conoscenza del mio strabiliante piano. un piano che ho architettato per anni, sacrificando tutto in nome della vendetta. ora vi chiederete: perche` ostinarsi a vuotare il sacco se la si puo` passare liscia? avete ragione, la liberta` non ha prezzo. pero` non riesco a smettere di immaginare l`istante in cui, dopo la mia morte, qualcuno aprira` una cassaforte e trovera` la mia confessione. esatto, proprio questa che sto scrivendo nei pochi giorni che mi separano dalla liberta`. scommetto che quel qualcuno non potra` fare a meno di restare a bocca aperta e pensare a me con ammirazione. perche` chi sara` mai in grado di capire come una persona, a soli ventotto anni, possa aver ucciso a sangue freddo sei membri della sua famiglia per poi andare avanti come se niente fosse, senza neppure l`ombra di un rimpianto? tagliente, onesto, graffiante, divertentissimo. "come uccidere la tua famiglia" e` tutto quello che non ti aspetti: una potente commedia nera, una satira bruciante sulle famiglie disfunzionali e sui privilegi di classe, nonche` una critica feroce all`ossessione dei media per l`universo del crimine e alle falle di un sistema che non ammette deviazioni dalla norma. |