e la notte del primo natale. gli annunci sono precisi: sta per nascere il bambino che cambiera` le sorti di ciascuno. molti lo attendono, radunati nel folto della campagna, davanti a una stalla dove sempre si e` consumata la passione degli animali. sono gli ultimi, i poveri, gli emarginati, per la prima volta trascinati nella storia che sino a quel momento ha registrato solo le vite dei potenti. e molti lo temono: la nascita del bambino promette di spezzare le catene del privilegio e ridicolizzare l`arroganza dei ricchi. come nell`avanspettacolo si piange e si ride insieme ai protagonisti di un presepe in bilico tra tradizione e fantastico, desiderio di giustizia - sempre frustrato - e il quotidiano calvario di uomini e donne. padri, madri, bambini, pastori, prostitute, soldati, i poveri di spirito, gli animali e i re magi si animano per raccontare con stupore la loro storia. sono piccole, straordinarie esistenze sospese tra riscatto e sconfitta, la promessa del regno dei cieli e la crudelta` di sempre. giosue` calaciura torna al suo laboratorio delle narrazioni con ironia e poesia, plasmando un sentimento di meraviglia che anima le gioie, gli amori, l`infelicita`, l`avventura della vita conservata e trattenuta nelle