una volta, alla domanda se leggesse romanzi gialli, faulkner replico` sornione: . al pari di dostoevskij, amava infatti trasfigurare e usare ai suoi fini la struttura del poliziesco - quasi che la letteratura non fosse altro che un polveroso tribunale, nascosto tra le quinte del profondo sud americano. questo romanzo del 1948 ne e` l`ennesima riprova. nella mitica contea di yoknapatawpha - dove faulkner ambiento` molti dei suoi romanzi e racconti piu` celebri -, il vecchio nero lucas beauchamp e` accusato di aver ucciso un bianco, e rischia il linciaggio. il solo disposto ad aiutarlo e` un ragazzo bianco, chick, che non esita - accompagnato dall`amico nero aleck sander e da una vecchia zitella forse leggermente tocca - a riesumare il corpo della vittima come lucas gli ha chiesto. li attende una scoperta sconvolgente, che cela una torbida realta`. ma a catturare e trascinare il lettore, assai piu` del ricorso al murder mystery, sara` il mirabolante di chick, intramezzato da descrizioni di una natura bella e crudele, da brani risentiti sulla guerra civile, da brevi, convulse scene d`azione: una , per usare le parole di emilio cecchi, che sigilla sulla pagina lo stile folgorante, unico di faulkner. |