"di fronte a questa nostra umanita` piu` che mai percepita come effimera, di fronte a questo nostro mondo animale e vegetale di cui noi stessi acceleriamo la perdita, sembra che l`emozione e la devozione di caillois oppongano un rifiuto; e` infatti alla ricerca di una sostanza meno effimera, di una materia piu` pura. e la trova nell`universo delle pietre: `lo specchio oscuro dell`ossidiana`, vetrificata dallo scorrere di migliaia di secoli, sotto l`influsso di temperature per noi inconcepibili; il diamante che, ancora celato nella terra, reca in se` la magnificenza del suo futuro splendore; la fugacita` del mercurio; il cristallo, che dona insegnamenti all`uomo accogliendo in se` impurita` che pongono a repentaglio la trasparenza e la rettitudine degli assi - gli aghi del ferro, le schiume della clorite, i capelli del rutilo -, e perseguendo, malgrado esse, una limpida crescita. il cristallo, i cui prismi - e caillois ce lo ricorda mirabilmente -, non piu` che le anime, ne proiettano le ombre." (marguerite yourcenar) |