eliane schubert, attrice girovaga, racconta nel corso di un interrogatorio la storia della compagnia teatrale itinerante di cui ha fatto parte. anni interminabili passati a viaggiare sugli altopiani a bordo di due furgoncini carichi di fagotti attraverso villaggi e contrade, recitando farse medievali e scenette di agit-prop, in un mondo indefinito dove si aggirano banditi a cavallo, crudeli e assetati di sangue. il racconto di eliane e` intervallato da brevi vociferazioni, stralci di una cantopera trasmessale dalla madre e dalla nonna, attrici girovaghe anche loro. questi slogan snocciolati come un mantra, con incitamenti all`assassinio e parole d`ordine concepite per un popolo da fine mondo, sono il fulcro narrativo della seconda parte. la terza e ultima parte, costruita come un`unica frase lunga oltre cento pagine, conduce il lettore nello spazio scuro, trascinandolo in una potente spirale onirica e allucinatoria. "streghe fraterne" e` un grande trittico, un`opera tutta al femminile, violenta, segnata da una sessualita` delirante ma anche dalla nostalgia della declamazione e della parola. e dal desiderio di sopravvivere, a ogni costo. |