buganvillee, aranci, cactus, gatti dal lungo pelo grigio e cani di uno strano colore: agli occhi di natal`ja sedova e lev trockij il patio di casa azul, la casa di frida kahlo e diego rivera, sembra un`arca di noe` sulla quale potere finalmente scampare alla morte. natal`ja non puo` trattenere le lacrime, mentre la pittrice le parla di quell`edificio dalle mura blu in cui lei e diego hanno trascorso larga parte della loro tumultuosa relazione. natal`ja e suo marito, invece, sono in esilio da anni, sballottati da un paese all`altro, braccati dai sicari di stalin, alla ricerca incessante di un luogo senza ombre sospette, senza sguardi minacciosi attorno. e un giorno del 1937. un giorno indimenticabile per frida. non e` da tutti accogliere lev trockij, colui che, a ventotto anni, nel 1905, ha presieduto il primo soviet di pietrogrado, l`uomo che ha creato l`armata rossa con cinque milioni di soldati ai suoi ordini, il delfino scelto da lenin per dirigere il gigante sovietico, il dirigente bolscevico che diego ammira di piu al mondo, al punto tale da dipingerlo nei suoi affreschi come il . trockij ha cinquantotto anni, soffre di perdita della memoria e ha bisogno di sonniferi per dormire. ma non e` certo insensibile alla bellezza femminile. nel tragitto in macchina verso casa azul ha riconosciuto il profumo di frida, lo shocking di schiaparelli, celebre per il flacone disegnato da leonor fini. con il suo sguardo magnetico, il rossetto sulle labbra e lo smalto sulle unghie, le lunghe trecce inframmezzate da nastrini, gli enormi orecchini d`oro, la gonna ricamata con seta colorata, frida irradia una luce irresistibile. nei giorni seguenti il suo riso, le sue provocazioni, la sua assoluta liberta` saranno fatali per l`ex comandante dell`armata rossa. trockij ne sara` irrimediabilmente sedotto. tra sotterfugi e gelosie, una passione inaspettata e divorante lo spingera` tra le braccia dell`artista trentenne. una passione che frida r |