e l`alba del novecento, a ibla, li` dove la vita scorre fiacca sulla campagna stanca; li` dove si accalcano notabili tronfi, mogli tradite e poveri diavoli; li` dove la farmacia albanese, per tutti , di colpo rimane orfana di colui che da tanti anni la amministra con riserbo monastico. quando a succedergli accorre da napoli un giovane senza passato, accolto da ostilita` e diffidenza che piano piano si sciolgono in un cauto abbraccio, il paese prende a pulsare e la farmacia a rivivere. ad antonio fusco, questo il suo nome, tocchera` navigare tra rimorsi polverosi e sciatiche ostinatissime, menzogne sottopelle e vizi feroci, amicizie insperate e cicalecci di popolo; e mentre scongiura il passato e insieme ne resta imbrigliato, mentre si gioca tutto con una mano di carte o una mossa di scacchi, lui riscoprira` e fara` riscoprire la vita a chi pure . dopo "donnafugata" e "giuditta e il monsu`", costanza diquattro firma un nuovo quadro a tinte calde e d`antan, in cui la storia di un uomo accarezza quella di tutti in un incontro agrodolce tra redenzione e vendetta. |