pietroburgo, anni sessanta dell`ottocento. in un negozio del passage, l`elegante galleria commerciale - la prima in russia - inaugurata nel 1848 sul nevskij prospekt, un tedesco espone a pagamento un coccodrillo. il funzionario ivan matveich, uomo supponente e ignorante, e la sua bella moglie elena ivanovna vanno ad ammirare l`esotica attrazione con un amico di famiglia. ma quando ivan matveich cerca di solleticargli il naso con un guanto, il coccodrillo lo inghiotte in un solo boccone. sventrare l`animale sembrerebbe l`unica soluzione - , pero`, osserva un progressista di passaggio. e lo stesso ivan matveich, dal ventre del suo leviatano - grande, comodo, solo un po` troppo odoroso di gomma -, fa sapere che vuole restarsene li` dentro. lontano dagli svaghi mondani, sostiene, potra` dedicarsi come un a migliorare le sorti del genere umano, e . mentre al passage la gente si accalca per vedere il , ivan matveich - caustica parodia di chernyshevskij e di tutti i pensatori dell`epoca - continua a fantasticare sulle nuove magnifiche sorti e progressive della patria russa. strizzando l`occhio al naso di gogol`, anticipando altre e piu` tremende metamorfosi novecentesche, divertendosi e divertendo, dostoevskij presagisce il trionfo della borghesia, il culto del benessere e del profitto, fino alla passione per gli shopping center, e costruisce l`immagine di un tanto risibile quanto mostruoso. |