la porta grigia, i mattoni del colore delle nocciole tostate, la strada alberata e silenziosa per londra, il quartiere ben frequentato: una casa perfetta per marisa, illustratrice di libri per ragazzi, il rimedio a tutto cio` che nella sua vita chiede di essere riparato. come lo e` jake, naturalmente, confortante come una pietra calda sul palmo della mano. certo, quando la signora dell`agenzia immobiliare ha aperto la vetrata sul giardino, un uccello e` volato dentro. una gazza bianca e nera, che ha sbattuto contro le pareti prima di sfrecciare fuori, mandando in frantumi un vaso. per marisa, pero`, quell`apparizione improvvisa ha prodotto soltanto una lieve punta di disagio. nessun segno infausto puo` offuscare il suo sogno di vivere con jake e formare con lui una famiglia. nei mesi successivi trascorsi in quella casa, la vita si svolge percio`, per la giovane illustratrice, come una vera e propria commedia romantica in cui le basta un semplice sguardo di jake per capire che quell`uomo, cosi` poco espansivo nei gesti e nelle parole, e` la persona con cui condividere il resto dei suoi giorni. finche` un mattino arriva kate, l`inquilina destinata a occupare la stanza di sopra, dato che i soldi non bastano mai. bruna e disinvolta - l`esatto opposto di marisa nell`aspetto -, trentaseienne critica cinematografica, kate fa subito suo lo spazio comune della casa, abbandona le scarpe all`ingresso, si intrufola in ogni angolo, lascia lo spazzolino da denti accanto al loro anziche` nel bagno di sopra, rivolge indelicate domande sul loro desiderio di avere un figlio, lancia sguardi insistiti a jake. la sua invadenza si fa via via insopportabile per marisa. jake tenta di rassicurarla, ma nemmeno la notizia della sospirata gravidanza riesce a distogliere marisa dalla sensazione sgradevole di avere un ospite ingrato in casa. qualcosa non va in kate: quella donna coltiva qualche oscuro disegno e non si fermera` finche` non l`avra` realizzato. dopo "il party", elizabeth day ritorn |