un`idea percorre la storia della russia e attraversa i secoli per giungere fino a noi, da dostoevskij fino a putin: l`idea dell`eccezionalita` della russia, di un impero che non e` ne` occidente ne` oriente e che, percio`, puo` congiungere i due mondi in nome di una sua peculiare forza morale e spirituale. ha dichiarato putin a un giornalista russo nel lontano settembre 2013. non vi sono dubbi che l`obiettivo di putin sia ricostituire l`impero russo. su quali basi, su quali idee, pero`, si fonda questo disegno, oltre che, naturalmente, sulla forza delle armi? la risposta sta, secondo bengt jangfeldt, uno dei maggiori studiosi internazionali di letteratura russa, nelle idee sull`identita` nazionale russa formulate da filosofi e scrittori sin dalla meta` del xix secolo. in fedor dostoevskij, il grande autore di indimenticabili capolavori della letteratura, che scrive: . in nikolaj danilevskij, l`autore di russia ed europa, che afferma: . in nikolaj trubeckoj, l`inventore del movimento politico-filosofico chiamato eurasismo per il quale il e` uno spazio che comprende russia, ucraina, bielorussia e kazakistan. e naturalmente in aleksandr dugin e il suo sogno della grande russia eurasiatica. attraverso un agile excursus storico, bengt jangfeldt mostra come, formulata circa due secoli fa, all`epoca di nicola i, dopo il crollo dell`unione sovietica, e in particolare nell`era di putin, l`idea che la russia sia una civilta` a se` abbia conosciuto . l`, la chiamava dostoevs |