sono sei i racconti qui chiamati a raccolta, con un evidente cambio di scala rispetto ai romanzi. storie riunite per la prima volta in volume, scritte in tempi diversi e non incluse nelle antologie che camilleri ha pubblicato in vita. le inquadrature brevi, la rapinosita` del ritmo, la giustapposizione scorciata delle trame, la scrittura sghemba e senza incespichi, la cifratura del talento umoristico, sono a tutto vantaggio della resa aguzza dei testi e delle suggestioni che i lettori sono portati a raccogliere. i racconti conciliano un diverso modo di leggere, in una piu` stretta complicita` con le malizie del narratore. per altra via assicurano lo stesso godimento offerto dalle storie larghe dei romanzi di montalbano. in un caso la giocosita` narrativa di camilleri, allusivamente codificando in una storia un`altra storia, apre al racconto giallo un piu` ampio spazio fatto di richiami e dissonanze. accade nel terzo racconto che, gia` nel titolo, "la finestra sul cortile", riporta al film di hitchcock; ma per raccontare, in totale autonomia narrativa, tutt`altra vicenda: la storia strana e misteriosa dell`, sospettosamente provvisto di corda e binocolo; un caso tutto nuovo, e di imprevedibile soluzione, per il commissario in trasferta a roma. i casi (anche umani; non solo delittuosi) che montalbano si trova a dover sbrogliare offrono alle indagini indizi minimi, di problematica decifrazione, che impongono approcci di cautela o sottili giochi di contropiede: sia che si tratti di un corpo di donna barbaramente ; della scomparsa di un anello prezioso; del ritrovamento di un cadavere , dopo i bagordi di una notte di ferragosto; delle conseguenze pirotecniche (quasi come in un film americano, con tanto di colonna sonora) del fidanzamento sbagliato tra una studentessa di buona famiglia e un killer di mafia, latitante, sul quale gravava l`accusa di almeno quattro omicidi; del vinattiere diviso |