un omaggio al pittore e scenografo, figura di rilievo nel panorama dell`arte italiana del secondo novecento in occasione dei cent`anni della nascita di luca crippa (seregno 1922- 2002) e dei vent`anni della sua morte, questa monografia intende essere un omaggio al pittore e scenografo, figura di rilievo nel panorama dell`arte italiana del secondo novecento, documentandone il poliedrico e vastissimo lavoro, attraverso lo studio del eclettico lascito al comune di seregno. nelle creazioni di crippa assistiamo, rapiti, non solo alla sapiente combinazione di oggetti e segni ma alla qualita` della loro piu` riconoscibile funzione educativa, diretta e specifica: sperimentare la meraviglia. e quella che gli anglofoni chiamano awe, una condizione emozionale diversificata, che unisce timore a sorpresa, reverenza e ammirazione, incantamento, stupore e appunto meraviglia. se l`arte di luca crippa e` anche e soprattutto educazione alla meraviglia, gli strumenti, i supporti e le tecniche impiegati, dalla diversificata ricchezza materica e di trattamento, evocano la maestria del fare artigiano. come ricorda il curatore del volume carlo franza, luca crippa fu "incisore, pittore e scenografo seregnese, il piu` grande disegnatore italiano del secondo dopoguerra, e non solo; e` stato l`artista lombardo e brianzolo, singolare poeta del fare, ma anche un personaggio che oggi potremmo definire vulcanesco, talmente creativo e in costante eruzione artistica che dagli anni cinquanta del novecento in poi, ha calcato la scena di un surrealismo italiano." |