orgoglioso proprietario di una ferramenta, un tipo solido, senza grilli per la testa, mai un giorno di vacanza: e` l`eroe di questo romanzo. sembra impossibile che gli sia toccata in sorte una simile progenie. eppure... lo spaccato ironico e preciso di una certa societa` italiana. una commedia amara che, con garbo, prende in giro un modello maschile ormai sempre piu` raro. o almeno si spera. provincia lombarda, tra gli anni sessanta e gli anni ottanta del secolo scorso. un padre tutto casa e lavoro ripercorre la storia del proprio rapporto con i figli, che non sono venuti esattamente come si aspettava. l`alice, maestrina frustrata, malinconica e sognante, che rimpiange di non essere andata all`universita` - manco studiare servisse - ed e` incapace di fare l`unica cosa che una donna deve saper fare: la moglie. l`alberto, che i libri, bisogna rendergliene merito, li ha tenuti a debita distanza, ma in compenso si rivela un ingrato. infine l`ercolino, che apre bocca solo per mangiare voracemente, anche se e` magro quanto un chiodo; e, pensa tu, a scuola pare sia un genio. insomma, un disastro, cui si aggiunge una moglie pronta in ogni occasione a difendere quei tre disgraziati. troppo, davvero troppo, anche per un uomo di ferro come lui. (corriere della sera). |