la fama delle elegie di properzio e` legata all`immagine della loro destinataria, cinzia, la donna dell`autore, che viene disegnata nei primi due libri: indifferente, , amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, , pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. in realta`, cinzia e` un personaggio letterario, che vive all`interno di una tradizione: , ma anche meretrice sfrenata, e infine docta puella che legge e giudica, , la poesia di properzio, ed e` capace di scrivere versi suoi . cinzia e` un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. qualcosa, tuttavia, cambia negli ultimi due libri della raccolta, contenuti in questo volume. alla fine del libro ii, properzio aveva annunciato la clamorosa rottura con cinzia. il libro iii, quasi a segnalare la svolta, inizia con una solenne invocazione alle muse e l`iscrizione della propria poesia alla scuola di callimaco e di filita. immersi in un`aura sacrale, vediamo il poeta presentarsi ora come sacerdos e inuentor, in latino della tradizione greca mediante l`inserzione di : . basta pero` giungere sulla soglia del libro iv per assistere a un ulteriore cambiamento di tono e di poetica. , proclama properzio nell`elegia che apre quel libro. riconosciuto il magistero di virgilio, egli muove ora verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. cosi`, le elegie am |