in una polonia bianca di spavento e calce pullulano le divise nere dei nazisti. la nazione e` entrata nella sua lunga notte ed emana odore di zolfo, di polvere da sparo sollevata dai venti. nel villaggio di brzusztowa, in un`elegante villetta, una coppia di signori di mezza eta` - federico e witold - conosce due giovani ragazzi e decide di porsi un eccitante, torbido obiettivo: manovrarli diabolicamente fino a farli innamorare. e una volta raggiunto il primo traguardo, tentare in tutti i modi di penetrare nell`intimita` della nuova coppia, coinvolgendola nel piu` libertino e assoluto dei rituali umani: l`omicidio. elogio della gioventu`, della sua pallida incompiutezza e dell`incantesimo erotico che ammalia e stordisce l`illusione di ogni maturita`, "pornografia" di witold gombrowicz e` considerata l`opera piu` scandalosa della letteratura polacca e una delle piu` perturbanti del novecento; e`, nelle parole di francesco cataluccio, il romanzo , perche` . come nelle storie di cosmo e ferdydurke, cio` che origina il gioco vizioso dei protagonisti e` la noia, il grigiore di una realta` monocroma che deve essere sovvertita, complicata, anche a costo di reinventarla, di scovare trame e indizi laddove non sussistono, e di seguirli fino alla porta che sigilla la grande stanza dell`ignoto. un mondo, quello edificato da gombrowicz, infantile e capriccioso, continuamente infittito di macchinosi intrighi, riti improvvisati e castelli irraggiungibili costruiti su montagne d`aria. eppure, come sempre accade nelle pagine del grande autore polacco, in quello che lui stesso definisce un l`invenzione si rivela infinitamente piu` lucida e credibile di ogni supposta realta`. postfazione di francesco m. cataluccio. |